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Consiglio regionale, Zaia: opere antidissesto e lavoro le priorità

Di Redazione VicenzaPiù Lunedi 13 Luglio 2015 alle 16:45 | 0 commenti

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La Regione Veneto presenta il programma 2015-2020

Difesa del territorio e difesa del lavoro: sono le due priorità di legislatura che il presidente Zaia ha indicato all’aula consiliare, dando il via al dibattito politico sugli obiettivi di governo del quinquennio 2015-2020. “Il futuro del Veneto sta nella messa in sicurezza del suo territorio e dei bacini idrografici – ha esordito Zaia, subito dopo aver evocato l’evento catastrofico che ha sconvolto la Riviera del Brenta pochi giorni fa.

Abbiamo ereditato nel 2010 una Regione che da ottant’anni non realizzava grandi opere idrauliche, ora dobbiamo invertire la rotta. In questa legislatura va introdotto, invece, il principio che le grandi infrastrutture sono le opere a tutela del dissesto idrogeologico, secondo le indicazioni del piano dell’ingegner D’Alpaos, peraltro da aggiornare”.  E sempre in ambito di obiettivi infrastrutturali Zaia ha ribadito lo stop alla cementificazione e la priorità a investimenti per opere immateriali, come la banda larga e le reti wi-fi.

“L’altra grande sfida per il futuro del Veneto sono il lavoro e l’occupazione”, ha scandito Zaia. Pur segnalando che il tasso regionale di disoccupazione veneto (6,7 per cento) è la metà di quello nazionale e ricordando le iniziative già messe in campo nella precedente legislatura (alternanza scuola-lavoro, un sistema di formazione professionale che coinvolge 20 mila giovani dei quali 7 su 10 trovano subito inserimento lavorativo, il pacchetto ‘Garanzia giovani’ al quale sono iscritti 31 mila dei 56 mila veneti aventi diritto), Zaia ha messo l’accento sul “piano straordinario per il lavoro” che la Regione intende attivare con i 764 milioni del Fondo sociale europeo. Un piano straordinario – ha puntualizzato il presidente – che dovrà porre attenzione non solo ai giovani ma anche agli over 50 (o addirittura over 45), che con più difficoltà riescono a rientrare nei processi produttivi; che dovrà investire nell’alta formazione e nel rientro dei cosiddetti ‘cervelli in fuga’; e mettere in rete politiche per il lavoro, formazione e politiche sociali. Con un nuovo sguardo, però, all’utilizzo degli ammortizzatori sociali: “Sinceramente la stabilizzazione a 3-4 o 5 anni degli aiuti ci sembra esagerata – ha annotato Zaia – in un mercato e un contesto socio-economico che è completamente mutato”

Tra le coordinate degli impegni di governo per il lavoro ci sarà  - ha annunciato Zaia – il sostegno a Veneto Sviluppo, la finanziaria regionale che lo scorso anno ha sostenuto con un milione di euro 15 mila imprese venete: “La Regione dovrà investire su Veneto Sviluppo perché le imprese venete siano più patrimonializzate e possano destinare maggiori risorse a sviluppo, ricerca e innovazione. Il Veneto non può e non deve rinunciare alla manifattura di qualità, settore strategico del proprio sistema produttivo.

Quanto agli altri temi di legislatura, la sanità resta un “obiettivo irrinunciabile” della seconda giunta Zaia. “Il mio obiettivo è azzerare le liste di attesa, abbattendo a 60 giorni il tempo massimo di attesa per prestazioni non urgenti – ha detto Zaia –. I veneti sono consapevoli di avere un sistema sanitario di cura bene, ma dobbiamo investire di più nell’accoglienza, nell’organizzazione e nei tempi di attesa delle prestazioni e ricoveri. Così come dobbiamo investire di più nella medicina di gruppo e nell’alleanza con i 4 mila medici di famiglia. Per questo ho proposto di riorganizzare le Ulss istituendo una ‘Azienda Zero’ per la gestione sanitaria accentrata di acquisti, forniture e appalti e sette Ulss provinciali, in modo da rendere la spesa più efficiente e liberare così maggiori risorse per la salute dei cittadini”.

Infine Zaia ha lanciato una sfida a tutte le forze politiche per una Regione “efficiente e trasparente”, capace di contenere ulteriormente i ‘costi della politica’, di perseguire la legalità e di contrastare la corruzione : “Nella scorsa legislatura molto è stato fatto per ridurre indennità, vitalizi e porre un limite ai mandati. Forse non siamo riusciti a comunicare bene ai cittadini quanto ha fatto il Veneto. Ma ora mi aspetto da quest’aula, entro la fine dell’estate – è stata la sfida lanciata da Zaia - una iniziativa unitaria, magari sottoscritta da tutti i capigruppo, in materia di finanziamento ai gruppi e indennità di fine mandato. Come consigliere ho già presentato una proposta di legge in tal senso, ma mi aspetto una iniziativa del Consiglio. Così come mi aspetto – ha aggiunto - che questo Consiglio, ‘pulito’ e in larga parte rinnovato, ponga in essere ogni iniziativa volta a perseguire e a mantenere il rispetto della legalità e a contrastare la corruzione. Le barre di controllo – è stata la metafora utilizzata da Zaia – ci vogliono anche nel migliore dei reattori”.

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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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