Consiglio regionale del Veneto approva la mozione di Sergio Berlato sulle cacce in deroga
Mercoledi 12 Luglio 2017 alle 09:34 | 0 commenti
Il Consiglio regionale del Veneto ha approvato a larga maggioranza la mozione n. 228 sulle cacce in deroga presentata da Sergio Berlato, Presidente della terza Commissione permanente del Consiglio regionale del Veneto. Partendo dal presupposto che l'articolo 9 della Direttiva 2009/147/CE prevede esplicitamente la possibilità per tutti gli stati membri dell'Unione europea di poter applicare il regime di deroga, previsione comunitaria recepita dall'articolo 19 bis della legge statale 157/1992.
Considerato che:
- la Giunta regionale ha regolarmente comunicato all'ISPRA, entro il 30 aprile 2017, l'intenzione di adottare un provvedimento di deroga per la stagione venatoria 2017/2018 così come previsto dal comma 3 dell'articolo 19 bis della legge statale 157/1992;
- con tale comunicazione la Giunta regionale ha già individuato le specie che ne dovrebbero formare oggetto, i mezzi, gli impianti e i metodi di prelievo autorizzati, le condizioni di rischio, le circostanze di tempo e di luogo del prelievo, i controlli e le particolari forme di vigilanza cui il prelievo è soggetto e gli organi incaricati della stessa, i soggetti abilitati al prelievo in deroga;
- la Giunta regionale è ancora in attesa di ricevere dalla Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le regioni e le province autonome di Trento e di Bolzano la ripartizione tra le regioni interessate del numero di capi prelevabili per ciascuna specie, previo parere obbligatorio ma non vincolante dell'ISPRA, cosi come previsto dall'articolo 19 bis della legge statale n. 157/1992;
- la Giunta regionale deve pubblicare nel Bollettino Ufficiale regionale la delibera che permette il prelievo in deroga in Veneto almeno sessanta giorni prima della data prevista per l'inizio delle attività di prelievo;
Il Consiglio regionale del Veneto impegna la Giunta regionale a sollecitare la Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le regioni e le province autonome di Trento e di Bolzano affinché provveda celermente alla ripartizione tra le regioni interessate al prelievo in deroga del numero di capi prelevabili per ciascuna specie, ripartizione che doveve esse fatta per legge entro il 10 giugno 2017, considerando che l'ISPRA si è limitata, in maniera prevedibile e scontata, ad emanare per tutte le regioni italiane il solito parere ciclostilato con il quale afferma di non avere dati disponibili per poter calcolare le piccole quantità previste dall'articolo 9 comma 1 lettera c) della Direttiva 2009/147/CE, parere ostruzionistico dietro il quale l'ISPRA si nasconde, quasi come se qualcuno dei suoi dirigenti, anziché reperire i dati mancanti utilizzando in modo appropriato i finanziamenti che lo Stato garantisce a questo Ente pur constatandone a volte la dubbia utilità , tentasse di utilizzare questa posizione per impedire allo Stato ed alle regioni di adempiere ad un preciso obbligo previsto dalla legge 157/1992 in attuazione della Direttiva 2009/147/CE;
- ad applicare per la stagione venatoria 2017/2018, una volta ricevuta la ripartizione dei quantitativi prelevabili in deroga da parte della Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le regioni e le province autonome di Trento e di Bolzano, il regime di deroga previsto dall'articolo 9 della Direttiva 2009/147/CE e dall'articolo 19 bis della legge statale 157/1992, anche utilizzando l'ultimo parere messo a disposizione dell'ISPRA con il quale venivano individuate le specie ed i quantitativi prelevabili in deroga in Veneto.
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