Opinioni | Categorie: Banche, Consumatori

Considerazioni sul bilancio della "nostra" Popolare

Di Redazione VicenzaPiù Lunedi 29 Marzo 2010 alle 10:58 | 0 commenti

La sede centrale della Banca Popolare di VicenzaLo scorso 23 marzo si è tenuto il Consiglio di Amministrazione del Gruppo Banca Popolare di Vicenza con all'ordine del giorno l'approvazione del "Progetto di Bilancio 2009".
L'appuntamento è atteso un po' da tutta la nostra comunità, sono infatti circa cinquantamila gli azionisti della Banca che attendono quest'occasione per conoscere l'importo del dividendo che verrà poi distribuito a fine Aprile.
Per i vicentini essere azionisti della "Popolare" è un po' come per i triestini detenere titoli delle Generali: una tradizione familiare che spesso viene trasmessa in maniera ereditaria di generazione in generazione.
L'occasione è anche propizia per fare un check-up della situazione economica nella nostra provincia.
Andiamo così ad analizzare i dati ufficiali che sono stati comunicati, partendo da quelli riferiti all'intero Gruppo.

Giancarlo Marcotti, titolare della ns. rubrica  Economia&MercatiIl dato più atteso, l'utile netto consolidato, si è attestato a 101 milioni di euro, in diminuzione del 7,1% rispetto all'anno precedente.

Non va però dimenticato che nel 2008 l'utile era stato "gonfiato" dalla plusvalenza sulla cessione di Linea Spa, quindi, alla luce di questa posta straordinaria, il risultato ottenuto è senza dubbio soddisfacente.
Sono risultati infatti in crescita tutti e tre gli indicatori principali della gestione ordinaria e cioè:

 

Impieghi (i prestiti concessi alla clientela) + 8,0%
Raccolta Diretta (depositi sui c/c) + 7,7%
Raccolta Indiretta (titoli in deposito) + 4,8%

Con l'avvento della crisi economico/finanziaria iniziata nella seconda parte del 2008, ha assunto una particolare rilevanza un indicatore di patrimonialità, in pratica un indice di solidità degli Istituti: il Core Tier One, attestatosi per l'intero Gruppo al 7,4%.
Un risultato accettabile visto che generalmente viene considerato sufficiente un livello del 7%.
Se limitiamo l'analisi ai soli risultati della Capogruppo, ossia la Banca Popolare di Vicenza, si può notare una differenza sostanziale proprio sul Core Tier One, che risulta ben superiore, attestandosi al 15,1%.
Traducendo le fredde cifre in soldoni, ciò significa che le controllate della Banca hanno una patrimonializzazione, e quindi una solidità, decisamente inferiore rispetto alla Capogruppo, contribuendo però in maniera proporzionalmente analoga alla produzione di utili.
Su queste risultanze il Consiglio di Amministrazione ha proposto un dividendo pari a 0,50 euro per azione.
Certo, qualcuno potrebbe storcere il naso visto che risulta meno della metà di quanto distribuito lo scorso anno (1,15 euro), ma è pur sempre un pay-out ratio (rapporto di erogazione utili) del 38%.
Il Presidente Zonin, poi, si è affrettato a rimarcare che, visto quanto disposto dalla circolare della Banca d'Italia dello scorso 11 marzo, che invita gli Istituti a destinare buona parte degli utili al rafforzamento del patrimonio, "non si poteva fare di più".
Non entriamo infine nella diatriba sul valore della singola azione, lo scorso anno era stato portato a 60,5 euro e, per i titoli non quotati, si sa, il livello non viene fissato dal mercato, bensì dallo stesso Istituto.
Come noto nel 2008 era stato addirittura presentato un esposto alla Magistratura da parte dell'Adusbef (l'associazione in difesa degli utenti dei servizi bancari) proprio riguardante il valore "reale" delle azioni, ma questa, a nostro avviso, è una annosa questione che avrà fine solo quando vedremo il titolo della "nostra" Popolare, regolarmente quotato a Piazza Affari.
Visti i tempi che corrono, quindi, occorrerà attendere ancora molto.

Leggi tutti gli articoli su: bilancio, Banca Popolare di Vicenza

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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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