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Confesercenti Vicenza: altre difficoltà per le imprese dal decreto "liberalizzazioni"

Di Redazione VicenzaPiù Venerdi 26 Ottobre 2012 alle 00:15 | 0 commenti

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Confesercenti Vicenza - Il cosiddetto decreto "liberalizzazioni" (art. 62 del DL n. 1/2012) prevede dal 24 ottobre, l'entrata in vigore di altri obblighi per le piccole imprese, esercenti ed esercizi di somministrazione che trattano prodotti agricoli e alimentari sul territorio italiano.  Il settore viene nuovamente messo alla prova. Tutti i contratti riguardanti prodotti di origine vegetale e animale, nonché tutti i prodotti alimentari trasformati e parzialmente trasformati destinati all'alimentazione umana, dovranno avere forma scritta dettagliata, riportando durata, quantità, prezzo, caratteristiche del prodotto e modalità di consegna e pagamento.

Quest'ultimo da effettuarsi entro i 30 giorni per le merci deteriorabili ed entro i 60 giorni per le altre merci. Le sanzioni per gli inadempienti vanno dai 516 euro ai 20.000 euro.
"Senza entrare nel merito del meccanismo tecnico-disciplinare è doveroso sottolineare che mentre la disposizione si pone come obiettivo la tutela dei soggetti imprenditoriali più deboli, in realtà ottiene l'effetto contrario intervenendo su discipline contrattuali e termini di pagamento. Da una parte si registra un ulteriore appesantimento burocratico, dall'altra si instaura un regime sanzionatorio sui pagamenti che mette in difficoltà proprio ed esclusivamente le micro e piccole imprese. Come Confesercenti e come Rete Imprese Italia siamo impegnati a fare tutte le necessarie pressioni affinché l'art. 62 venga significativamente modificato e venga fatta slittare la sua entrata in vigore" questa la presa di posizione di Vincenzo Tamborra Direttore di Confesercenti Vicenza.
E' opportuno sottolineare alcuni aspetti per rendere le norme più comprensibili, poiché sono facili i fraintendimenti e le complicanze non corrispondenti agli obblighi imposti.
Innanzitutto la stipula di nuovi contratti di fornitura può essere assolta dalla fattura o dal documento di trasporto purché contenente la quantità, le caratteristiche del prodotto venduto, il prezzo, la modalità di consegna, di pagamento e la dicitura: "Assolve gli obblighi di cui all'art.62, comma 1, del decreto legge 24 gennaio 2012, n.1, convertito, con modificazioni, dalla legge 24 marzo 2012, n.27". Nel caso in cui la vendita sia legata a un contratto di fornitura continuativo che prevede anche la quantità giornaliera o settimanale, occorre stipulare un apposito contratto dettagliato.
Le vendite e le somministrazioni effettuate ai consumatori privati non hanno alcun obbligo. Inoltre, molta attenzione va dedicata alla consultazione della posta certificata PEC poiché i documenti possono essere inviati dai fornitori all'indirizzo di posta elettronica certificata ed è responsabilità dell'acquirente controllarne l'arrivo.


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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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