Conferenza nazionale programmatica, PSI Vicenza: rialziamo la testa
Domenica 1 Novembre 2015 alle 21:15 | 0 commenti
PSI della provincia di Vicenza
Il PSI alza la testa e chiarisce il senso della sua presenza nell’attuale coalizione che governa l’Italia. Si è infatti conclusa la Conferenza Programmatica del PSI. Una due giorni di lavoro da cui sono emerse le proposte che caratterizzeranno l’azione dei socialisti in Parlamento e nel Governo. Dai gruppi di lavoro che si sono riuniti ieri e oggi a Roma, a cui il Veneto ha contribuito con 20 delegati su 500, sono arrivate proposte sui temi della riforma delle Istituzioni, i diritti civili, il lavoro, l’ambiente, la politica estera.
Innanzitutto una legge elettorale adeguata. Quella attuale va modificata, perché bisogna consentire ai partiti della coalizione vincente di godere del premio di maggioranza.
Assenso all’abolizione della “tasi†ma non per tutti: chi può permettersi di pagarla, deve farlo, per innescare un meccanismo di redistribuzione della ricchezza, obiettivo irrinunciabile per un partito socialista.
Sono inoltre emerse proposte come il sostegno e la valorizzazione dei giovani meritevoli che hanno famiglie in condizioni di bisogno, un nuovo piano casa, premi per le imprese che innovano, un impegno nell’attuazione delle deleghe della legge 107 sulla scuola nell’ottica del sostegno al bisogno ed alla valorizzazione del merito.
I delegati alla Conferenza si sono pronunciati anche sulla necessità di indire rapidamente  un congresso straordinario del Pse che rilegga le questioni urgenti dell’Unione, a cominciare dalla questione migranti. Per il PSI, i migranti che vengono in Italia devono godere degli stessi diritti e sottostare agli stessi doveri, rifuggendo le  posizioni più retrive della destra e di un certo malinteso multiculturalismo.
Le elezioni comunali del 2016 avranno un significato politico più che amministrativo dunque il PSI si presenterà in tutte le grandi città , a partire da Roma, dove sarà alleato con il Pd, non nel Pd. A questo proposito, il Segretario nazionale Nencini ha sottolineato che se Renzi pensasse all'autosufficienza veltroniana farebbe esattamente l'errore di Veltroni.
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