Opinioni | Quotidiano |

Conferenza dei Sindaci Ulss 6 poco coraggiosa

Di Redazione VicenzaPiù Venerdi 22 Luglio 2011 alle 22:02 | 3 commenti

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Enzo Giordino - Coordinatore cittadino Futuro e Libertà. L'ordine del giorno approvato dalla Conferenza dei Sindaci nella seduta di ieri ribadisce sicuramente l'attenzione  delle amministrazioni comunali verso problematiche così importanti come quelle socio-sanitarie, ma dimostra ancora una volta la mancanza di coraggio e l'antica propensione al politicamente corretto. Se da un lato le considerazioni sull'Ospedale San Bortolo di Vicenza sono ampiamente condivisibili e le recenti pressioni verso la Regione Veneto in merito alla scarsezza di risorse umane è sacrosanta, nulla si dice sulla chiusura definitiva del punto nascite di Noventa.

Si dimostra così come le amministrazioni comunali si siano rese conto della bontà della decisione dell'Ulss, dettata da motivi economici, ma soprattutto di sicurezza, in primo luogo di mamme e nuovi nati, senza però renderlo palese ai propri cittadini, sbandierando invece improbabili campanilismi.

Nella parte che riguarda la cosiddetta sostenibilità dei servizi sociali la Conferenza dei Sindaci dichiara che "si attiverà per promuovere nuovi progetti di legge finalizzati a dare garanzia di continuità al sistema pubblico dei servizi", che si può tradurre semplicemente con "nonostante le ultime sentenze della Cassazione abbiano dato ragione ai familiari delle persone non autosufficienti che hanno ricorso contro l'ente locale che si rifiutava di pagare la retta, ormai non ci sono più soldi e tutti devono contribuire".

Il problema riguarda dunque gli utenti anziani e disabili che utilizzano servizi semiresidenziali e residenziali ed ovviamente i loro familiari. La questione è molto complessa e delicata, ma credo sia ormai arrivato il momento delle scelte, anche di quelle impopolari.

La crisi economica ancora in atto ha colpito soprattutto le fasce deboli della popolazione e la politica governativa dei tagli lineari ha ulteriormente aggravato la situazione per gli enti locali, che si trovano a dover tagliare servizi che fino a qualche anno fa erano considerati intoccabili. Allora bisogna avere il coraggio delle scelte, il barile ormai è stato raschiato e a quanto pare nessun sindaco nasconde un coniglio nel cilindro. Operatori e amministratori sono ben consapevoli della situazione, ma nessuno trova il coraggio di esplicitarlo in atti concreti, che si tradurrebbero appunto nella richiesta di contribuzione economica per le famiglie degli utenti non autosufficienti, ovviamente con un'equa distribuzione, con rette non più ingessate, ma parametrate sui redditi e sulle proprietà personali.

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Commenti

corradi99
Inviato Sabato 23 Luglio 2011 alle 01:04

Mi permetto di ribadire un concetto che purtroppo nessuno vuole ascoltare. Non si riesce a capire il motivo per cui si debba accumunare nella non autosufficienza anziani e disabili. La persona anziana non autosufficiente tutto sommato ha vissuto una vita (si è sposato, si è laureato ha avuto figli si è comprato la casa oppure no ma ha sempre vissuto minimo settanta anni di normalità; naturalmente con qualche eccezione). Il disabile, specie negli anni '70, nato da un trauma da parto per un colpo di sonno in sala parto, o per tecniche di cura ancora non efficienti, o per malattie ancora non curabili, meningiti, ecc ecc.per tutta la vita gli sarà impedito di usufruire di tutti quei servizi che altri hanno potuto godere. Se non basta, a questa famiglia sfortunata è stato impedito di fare carriera, alla madre di lavorare e magari cure costose da ffrontare. Senza contare la scuola dove per essere inserito come tutti i cittadini ha bisogno di una insegnante di sostegno o comunque di un aiuto. L'auto per il trasporto più costosa perchè deve avere deglki accorgimenti particolari. Cosa facciamo, lo castighiamo facendogli pagare i servizi Diurni Socio Occupazionali? Il ritornello che le famiglie di persone con disabilità sono costrette a subire è che ormai si è raschiato il barile e pertanto si deve conpartecipare alla spesa. I Comuni non hanno più risorse ecc.ecc..Mentre per i servizi residenziali si è trovato un accordo e la compartecipazione è operativa, per i Centri Diurni la legge 30 lo vieta. E credo che il legislatore (ma non facciamolo così intelligente) abbia ritenuto la gratuità del servizio una sorta di compensazione per la condizione di estrema difficoltà sia della persona che della sua famiglia. La Conferenza dei Sindaci dell'ULSS 6, con la strenua e accorata insistenza della nuova Presidente seguita dalla maggioranza dei sindaci, ancora una volta fa confuzione tra non autosufficenti anziani e disabili e sta sollecitando in tutte le maniere la compartecipazione alla spesa da parte delle famiglie nonostante il Sindaco del capoluogo dott. Achille Variati abbia dichiarato giustamente che prima devono essere fissati i Livelli Essenziali di Assistenza da parte della Regione uguale per tutto il territorio regionale e poi se ne parla. Altrimenti questa compartecipazione suonerebbe come un tiket e questo non va assolutamente bene. Per il fondo per la non autosufficienza è un'altra questione ben più grave della caccia al falso invalido umiliando i disabili conclamati a continue visite di verifica. Parliamo del fondo nazionale per la non autosufficienza: Bilancio 2010 450 milioni di euro - 2011 = 00. D'altra parte la finanziaria messa in atto dal Governo non è che lasci molte alternative di dialogo.
Come sempre pagano i più deboli e la cosa sta diventando insopportabile.

Vittorio Corradi
A.I.A.S. Vicenza
vanni poli
Inviato Sabato 23 Luglio 2011 alle 17:14

ovviamente sono d'accordo con Vittorio Corradi;

forse qualcuno si dovrebbe chiedere se colpire alle spalle e proditoriamente il più debole sia un atto di coraggio piuttosto che una vigliaccheria



Inviato Domenica 24 Luglio 2011 alle 11:03

Il commento di Vittorio Corradi è competente, logico ed eticamente rilevante.

Ma la Conferenza dei Sindaci sa di cosa sta parlando ?

Roberto Coeli
Anffas-Vicenza
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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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