Quotidiano | Categorie: Interviste, VicenzaPiù, Informazione, Dal settimanale

Confartigianato e i giovani. Anche i meno volenterosi

Di Redazione VicenzaPiù Lunedi 2 Aprile 2012 alle 10:25 | 0 commenti

ArticleImage

Da VicenzaPiù n. 231

Di Agostino Bonomo, Presidente Confartigianato Vicenza

L'articolo 18 riguarda aziende di dimensioni più ampie rispetto a quelle artigiane. Ma colgo l'occasione per ricordare che proprio nell'artigianato, e segnatamente nell'artigianato veneto, da un trentennio vige il principio della "bilateralità" tra le rappresentanze delle imprese e i sindacati dei lavoratori. Un tavolo comune, che si concretizza nell'EBAV (Ente Bilaterale dell'Artigianato Veneto), che utilizza i fondi versati sia dagli imprenditori che dai lavoratori per varie iniziative di sostegno e sviluppo dirette agli uni e agli altri.

Negli ultimi tempi, grazie alla partnership con la Regione, l'EBAV è diventato anche un vero e proprio "ammortizzatore sociale" nei casi di crisi aziendali. Quando nacque, questo organismo venne quasi guardato con scandalo dai sostenitori delle vecchie ideologie di contrapposizione sociale. Fu invece una straordinaria innovazione, che ancora oggi dà frutti concreti.
Per quanto riguarda i giovani, più che di disperazione parlerei di disillusione, di false promesse, cui hanno contribuito anche gli adulti, gli stessi familiari. I tanti discorsi sulle difficoltà d'ingresso nel mondo del lavoro, sullo sfruttamento del precariato, non fanno che creare nei ragazzi la sensazione di essere al posto sbagliato nel momento sbagliato. Ma troppo spesso ci si dimentica di raccontare la realtà dei tanti giovani che con tenacia, determinazione e intuizioni hanno creato piccole imprese, o individuato nuove modalità di lavoro. Non bisogna dimenticare, poi, che la realizzazione professionale si raggiunge solo dopo una maturazione personale che implica anche il sacrificio. A fronte dei tanti ragazzi che sulla carta sarebbero in cerca di occupazione, ci sono decine di aziende artigiane che non trovano manodopera perché i candidati non sono disposti a lavorare il sabato o la domenica, non ritengono certe mansioni all'altezza delle loro aspettative, non prendono neanche in considerazione la possibilità di alzarsi molto presto al mattino per andare in un panificio, o in una pasticceria. E allora, di cosa stiamo parlando? Altro discorso è il dramma di chi il lavoro lo perde. Storicamente, l'artigiano fa i salti mortali prima di arrivare a tagliare sul personale, perché i suoi collaboratori rappresentano un risorsa importante, e quasi un seconda famiglia. Lo dimostrano anche i dati recenti, relativi alla difficile seconda parte del 2011: nell'artigianato vicentino l'occupazione ha tenuto, in qualche caso è addirittura aumentata. Ma perché nessuno parla dei problemi che vivono anche i piccoli imprenditori, se non quando arrivano al suicidio, quando sono costretti a chiudere l'azienda? Come vivono questo evento? Come si può evitare che ciò accada?
Credo, poi, che, a dispetto dei troppi luoghi comuni riferiti alla nostra area, il Veneto sia una delle regioni in cui gli immigrati hanno sempre trovato civile accoglienza. Qui da noi, fra l'altro, anche il volontariato sociale è diffuso e operante. Non mi sembra, dunque, che sia il caso di parlare di conflittualità. Per quanto riguarda la nostra associazione, da anni abbiamo un ufficio appositamente dedicato agli stranieri che intendono avviare delle attività imprenditoriali nel settore dell'artigianato.
Quello del credito, invece, è un problema che da tempo affligge pesantemente la piccola impresa. Non soltanto per la stretta in ambito bancario ma anche per i ritardati pagamenti sia nel settore privato e sia da parte delle pubbliche amministrazioni. Tale mancanza di liquidità fa sì che molte aziende, anche in salute, non siano più ritenute "affidabili" per ottenere i finanziamenti destinati alla loro operatività. A parte questi paradossi, lo strumento principale di cui le aziende si possono servire per ottenere le necessarie garanzie per investire e crescere sono i Confidi, come il nostro ArtigianFidi Vicenza. E proprio a Vicenza, il 28 marzo, organizzeremo un convegno sul credito, confrontandoci con gli attori del sistema bancario e con le pubbliche amministrazioni, a cominciare dalla Regione, per proporre un maggior coordinamento della filiera incaricata di far giungere alle imprese i fondi con cui possono vivere e svilupparsi.


Commenti

Ancora nessun commento.
Aggiungi commento

Accedi per inserire un commento

Se sei registrato effettua l'accesso prima di scrivere il tuo commento. Se non sei ancora registrato puoi farlo subito qui, è gratis.





Commenti degli utenti

Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
Gli altri siti del nostro network