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Condanna per torture al G8, Ginato (Pd): la perseveranza di Cestaro è stata premiata

Di Edoardo Andrein Mercoledi 8 Aprile 2015 alle 17:16 | 0 commenti

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“La perseveranza di Arnaldo Cestaro è stata premiata e a lui va riconosciuto il merito di non essersi mai stancato nel chiedere l'accertamento verità”. Il deputato del Partito democratico Federico Ginato interviene dopo la sentenza della Corte di Strasburgo che condanna l’Italia e definisce "torture" l'intervento delle Forze dell'ordine nella scuola Diaz di Genova durante lo svolgimento G8 del 2001.

Una sentenza nata dal ricorso del vicentino Arnaldo Cestaro (foto), oggi 75enne, una delle vittime delle percosse ricevute dai manifestanti arrivati nel capoluogo ligure per protestare contro le politiche economiche del G8.

Ginato chiede al parlamento di accelerare sulla legge per il reato di tortura:

"Dopo la sentenza della Corte europea dei diritti dell’uomo non ci sono più alibi: l’Italia deve arrivare il prima possibile ad introdurre il reato di tortura con misure che colpiscano in maniera chiara e decisa chi si macchia di violenze di questo tipo. Quella della caserma Diaz resta purtroppo una bruttissima pagina nella storia della tutela dei diritti del nostro Paese. È una cosa triste che sia la Corte di Strasburgo a dichiarare ciò che era facilmente intuibile o addirittura evidente e a rendere chiaro un grave vuoto legislativo. Ma per fortuna l'Europa serve anche a questo. Sarebbe un grave errore generalizzare e fare di tutta un’erba un fascio: ed è proprio per questo che chi commette certi reati deve pagarne le necessarie conseguenze. Questa sentenza non solo mette di fronte alle loro responsabilità quanti quella notte hanno compiuto violenze che la Corte oggi non esita a definire torture, ma deve essere la spinta decisiva ad accelerare il percorso alla Camera della legge che introduce pene adeguate per questi reati. Anche così possiamo garantire agli italiani un Paese più giusto e in grado di tutelare i diritti di tutti”.


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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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