Concorso Banca d'Italia, una classe della scuola Tiepolo seconda a “Inventiamo una Banconota”
Venerdi 20 Maggio 2016 alle 15:13 | 0 commenti
Scuola primaria G. Tiepolo di Vicenza I.C. 4 “Baroliniâ€
Gli alunni della classe 3 B sono arrivati secondi su 522 scuole partecipanti al concorso Nazionale Premio per la Scuola “Inventiamo una Banconota†la ricchezza della diversità , indetto dalla Banca d'Italia. Hanno ottenuto 2 voti favorevoli su 5. Solo due componenti della giuria, composta da nomi noti del Miur e della Banca D'Italia come Marzia Fraietti Dirigente del Gabinetto Disegni e Stampe degli Uffizi e Maria S. Sorrentino Dirigente del Miur, hanno elogiato il lavoro proposto.
I bambini hanno realizzato una banconota immaginaria ottenendo complimenti ed elogi per la creatività del disegno, per il significato del bozzetto e soprattutto per l'esposizione “ a braccio†della presentazione in modo chiaro e coinciso, non avvalendosi di nessun supporto cartaceo, a differenza di tutte le altre classi concorrenti.
L'insegnante Buonaiuto Maria Lucia, referente dell'iniziativa, ritiene che per tutta la classe l'esperienza è stata positiva perchè ogni singolo alunno ha avuto quell'input giusto a fare e fare bene, all'insegna della collaborazione socievole e del rispetto della diversità , ricchezza della nostra società .
Questi bambini si sono avvicinati al mondo del “diverso†leggendo la favola di Andersen “il soldatino di Piombo†che parla di un soldatino giocattolo con una gamba sola che si innamora della bambola ballerina ferma su una gamba, quindi il soldatino pensando che anche lei ne avesse persa una, cerca di raggiungerla incontrando tante peripezie, per non farla sentire sola con il suo disagio.
Questo percorso didattico ha fatto interiorizzare nei piccoli “la diversità â€non come barriera ma come valore aggiunto.
In classe è presente un bimbo autistico che ha aiutato tanto i suoi amici alla realizzazione del bozzetto. E' stato lui che ha dato il giusto indirizzo, il giusto senso al disegno e intensità alla parola amicizia.
Dicono gli alunni: L'unico modo per superare le diversità nel mondo è far in modo che diventi richezza. L'unica parola che può far questo miracolo è l'amicizia. Amicizia intesa come:
occasione    perchè non capita tutti i giorni di incontare un amico . L'amico si sceglie ed è un momento unico e bello;
rispetto perchè l'amicizia è rispetto. Io devo avere rispetto delle scelte , dei valori del mio amico anche se diversi dalle mie o diverso da me, non devo giudicarlo ma solo accoglierlo ed apprezzarlo;
dono perchè l'amicizia è dono, è un regalo e va custodito come un bene prezioso;
amorevolezza perchè l'amicizia è un impegno e l' amico deve sapere di essere amato;
fierezza perchè bisogna essere fieri dell'amico scelto e non avere indivia o gelosia, anzi bisogna essere orgogliosi del proprio amico;
collaborazione questa forse è la parola più importante perchè non ci può essere una buona amicizia senza una sincera collaborazione. Solo se degli amici mettono insieme le loro conoscenze riusciranno a raggiungere grandi obiettivi comuni; opportunità  quando si arriva ad essere amici senza avere pregiudizi sulle diversità ecco che entra in gioco l'opportunità perchè lo stare insieme uniti e collaborativi è un'opportunità da non farsi scappare;Arrivare a Roma e presentare il nostro lavoro davanti ad una giuria importante con fotografi e telecamere, rilasciando anche interviste, tutto fuori dalla nostra quotidianietà ha significato molto e fatto maturare tanto gli alunni. La nostra soddisfazione più grande è stata vedere tutti i nostri allievi lavorare insieme per un fine comune. Ovviamente questo percorso non terminerà con questa esperienza ma proseguirà nel loro percorso scolastico. L'obiettivo futuro sarà coinvolgere genitori ed enti locali affinchè la diversità di razza, di genere, di culture, di religione, di età , di condizioni fisiche, sia una ricchezza dell'intera umanità .
responsabilità perchè l'uno è responsabile dell'altro, l'uno deve prendersi cura dell'altro, affinchè questa amicizia duri nel tempo.
Ecco quello che abbiamo concluso, in funzione del fatto che siamo una classe eterogenea, anche se a volte abbiamo dei battibecchi noi ci aiutiamo e siamo diventati sensibili verso i nostri amici che non riescono a terminare semplici attività . Ciò per noi è motivo di crescita perchè ci sentiamo tutti dei papà o delle mamme, maestre o maestri, ci sentiamo importanti e allo stesso tempo ci sentiamo responsabili per il bene di tutti.
Le insegnanti della 3B ritengono che l'obiettivo preposto, ossia quello di far interiorizzare il valore della "Diversit"à è stato pienamente raggiunto.Â
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