Concordate aperture domenicali dei negozi: 20 domeniche più le 4 del mese di dicembre
Venerdi 23 Settembre 2011 alle 23:07 | 0 commenti
Isi Coppola, Regione Veneto - Incontro oggi a Palazzo Balbi dell'assessore regionale all'economia Isi Coppola con le associazioni di categoria del commercio per condividere il testo della norma sulle aperture domenicali. "E' un'emergenza - ha sottolineato l'assessore - derivata da questi due mesi di totale anarchia in cui si è trovato a navigare il territorio veneto, ma anche l'intero Paese. Una situazione per la quale sia la categoria, sia i comuni erano in grande difficoltà .".
"D'altro canto - continua Coppola -, fino a che non abbiamo visto il testo della legge dello Stato pubblicato, non potevamo dare interpretazioni e tanto meno norme. Invece dopo la pubblicazione, abbiamo immediatamente comunicato a tutti i comuni che, finchè non ci fossero state altre disposizioni, valeva la legge regionale. Questo anche per arginare un'ingerenza sulla materia del commercio di competenza esclusiva delle Regioni".
"Pur con dei distinguo tra le associazioni di categoria - ha reso noto l'assessore Coppola - oggi abbiamo comunque concordato che il numero di aperture sarà di 20 domeniche più le 4 del mese di dicembre. Quest'unica norma viene portata fuori dalla nuova legge quadro sul commercio che stiamo predisponendo. Prevediamo inoltre la sua applicazione in via sperimentale. Quando lo riterremo più opportuno, tra sei mesi o un anno, sulla base di specifici monitoraggi valuteremo l'esito di questa sperimentazione di aumento delle domeniche e, se è il caso, con un provvedimento di giunta, senza bisogno di tornare in consiglio regionale, potremo modificare quanto deciso oggi. Questa è una novità perché vuol dire essere più flessibili".
L'assessore ha fatto presente che già nella scorsa legislatura le associazioni di categoria avevano concordato su 20 domeniche. "Siamo partiti da questo dato storico - ha aggiunto - ben sapendo che, se anche non fossimo entrati nel merito, qualcun altro avrebbe deciso per noi, perché sia la direttiva servizi europea, la famosa Bolkenstein, sia quest'ultima legge dello Stato, di fatto vanno verso una liberalizzazione che noi invece riteniamo di dover gestire. Ed è la filosofia di questa norma di emergenza: dare regole, dare un segnale di attenzione e riaffermare la potestà della Regione in una materia che è nostra".
Un altro aspetto sottolineato dall'assessore Coppola è la grande attenzione al momento della condivisione. "Attualmente le 8 domeniche di apertura - ha detto - sono concertate tra il comune e le associazioni di categoria. Da domani le 20 domeniche saranno altrettanto concertate, ma con una precisa clausola di accordo su iniziative comuni di marketing territoriale e di promozione urbana. Si comincia mettere intorno ad un tavolo soggetti che devono imparare a dialogare. Non più grande distribuzione o centri storici che fanno la guerra e non dialogano, ma soluzioni intelligenti di condivisione e di programmazione commerciale per essere quanto più attrattivi possibile. La stessa filosofia si ritroverà anche nella nuova legge sul commercio, ossia quella di far dialogare un territorio. Inoltre, ci auguriamo che i comuni svolgano appieno un ruolo di programmazione e di vicinanza, specie in un momento di crisi, ai lavoratori e al settore del commercio. Su tutto questo, resta assolutamente vigente la norma di chiara definizione tra comune turistico e città d'arte rispetto al territorio individuato dal comune stesso".
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