Concessioni idriche, via libera a intesa con Trento. Oggi preallarme per i temporali
Lunedi 24 Giugno 2013 alle 17:25 | 0 commenti
Regione Veneto - La Provincia Autonoma di Trento e la Regione del Veneto firmeranno un’intesa per regolare i rapporti fra le due amministrazioni relativamente alla gestione delle derivazioni d’acqua che interessano i territori di entrambe. Il testo dell’intesa è stato approvato dalla giunta veneta, su relazione dell’assessore all’ambiente Maurizio Conte, e dovrà ora essere sottoscritta dalle due amministrazioni ma le norme e le procedure previste diventano operanti e vincolanti dalla data di assunzione del provvedimento di approvazione da parte di entrambe le amministrazioni.
L’intesa sarà , in seguito, ratificata con un’apposita legge regionale.
“Con un accordo sottoscritto nel 2005 – fa presente Conte - sono stati disciplinati i rapporti per l’esercizio delle funzioni amministrative relative alle concessioni di grandi derivazioni idroelettriche già in essere che interessavano il territorio del Veneto e della Provincia Autonoma di Trento. Quell’accordo era stato raggiunto in attuazione di una sentenza della Corte Costituzionale (n. 133 del 24 marzo 2005)â€. In quell’occasione, erano stati regolati i rapporti tra le due amministrazioni in relazione alle concessioni di derivazione già esistenti, relative agli impianti di Schener-Moline in provincia di Belluno e Bussolengo-Chievo in provincia di Verona, e si era rinviata a successivi accordi la disciplina generale dell'esercizio delle funzioni in materia di concessioni di acque pubbliche che interessano entrambi gli Enti.
“Quest’ulteriore intesa – evidenzia Conte - disciplina quindi i rapporti tra le due amministrazioni per i procedimenti riguardanti le concessioni di derivazione di acque pubbliche con prelievo da corso d’acqua superficiale, da sorgente o da pozzo, interessanti il territorio dei due Enti, ad esclusione di quanto già regolamentato con l’accordo del 2005â€. Le derivazioni di rilevanza regionale sono quelle il cui esercizio abbia riflessi su scala di bacino ovvero che coinvolgano interessi sovraprovinciali e che non sono comprese dal conferimento alla Provincia di Belluno delle funzioni in materia di demanio idrico (DGR n. 411 del 24 febbraio 2009).
In riferimento alla situazione meteorologica attesa sul territorio regionale, il Centro Funzionale Decentrato della Protezione Civile del Veneto ha dichiarato dalle ore 14.00 alle ore 24.00 di oggi, lunedì 24 giugno:
per rischio idrogeologico
lo STATO DI ATTENZIONE
e lo STATO DI PRE ALLARME a livello locale in caso di temporali intensi
per i seguenti bacini: Vene-A (Alto Piave); Vene-B (Alto Brenta-Bacchiglione), Vene-C (Adige-Garda e Monti Lessini), Vene-D (Po, Fissero – Tartaro – Canalbianco e Basso Adige), Vene-E (Basso Brenta-Bacchiglione), Vene-F (Basso Piave - Sile e Bacino Scolante in Laguna), Vene-G (Livenza-Lemene-Tagliamento).
Le amministrazioni locali dovranno porre in atto le procedure di allertamento dovute a conclamate criticità o particolari sofferenze idrogeologiche e idrauliche presenti nel territorio di competenza. In particolare i Comuni caratterizzati dalla presenza di fenomeni di colate rapide dovranno attivare idonee azioni di controllo del territorio in quanto tali fenomeni di dissesto sono particolarmente sensibili alle precipitazioni temporalesche intense.
Il Centro Funzionale Decentrato della Protezione Civile del Veneto richiede la piena operatività delle componenti del Sistema di Protezione Civile, che si attiveranno secondo quanto previsto dai rispettivi Piani di Emergenza, e invita gli Enti territoriali competenti a seguire costantemente l’evoluzione dei fenomeni localizzati.
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