Con Vicenza Qualità l'enologia berica fa squadra e punta in alto
Martedi 12 Aprile 2011 alle 18:50 | 0 commenti
Vicenza Qualità - La 45° edizione del Salone internazionale dei vini e distillati spalanca le porte ad un annata di grandi soddisfazioni per l'enologia vicentina di qualità . Sono sensazioni e indicazioni molto positive quelle che giungono dalla collettiva di aziende vitivinicole che Vicenza Qualità ha riunito e presentato al Vinitaly sotto l'insegna ‘Vicenza Gusto diVino'.
Nei giorni scorsi l'Azienda speciale della CCIAA ha coordinato la partecipazione di sette cantine che hanno messo in vetrina la varietà e la qualità della produzione enologica del territorio vicentino, catalizzando l'attenzione di numerosissimi visitatori specializzati e wine-lovers. "Quest'anno non si è mai sentita nominare la parola crisi" ha rilevato la cantina bassanese Vigneto Due Santi a conferma del condiviso senso di ripresa che si è respirato in tutti i cinque giorni di fiera.
Molto positiva, per tutti gli espositori vicentini, l'interazione con i visitatori specializzati e gli operatori esteri, presenti in numero maggiore rispetto al passato e provenienti da ogni angolo del mondo.
'"E' in corso una forte ripresa nel mercato tedesco e in altri mercati europei dove già siamo presenti, ma al contempo stiamo lavorando con un importatore del Vietnam e abbiamo avviato promettenti contatti con nuovi paesi, tra cui il Brasile" osserva l'azienda agricola Piovene Porto Godi di Toara di Villaga.
Proprio il Brasile, assieme a Russia, Cina e India rappresenta uno di quei mercati da monitorare con attenzione, vista la presenza di fasce di consumatori facoltosi che stanno facendo registrare grandi numeri nei consumi di vino; "sono Paesi che denotano enormi potenzialità - conferma l'azienda Villa Angarano Bianchi Michiel - è fondamentale educare questi nuovi consumatori a riconoscere e apprezzare le infinite sfumature di qualità dei nostri vini".
Il consolidamento della presenza in Italia e all'estero e l'esplorazione di opportunità di business ancora inespresse è stato il leitmotiv del gruppo di aziende vicentine. "Stiamo lavorando meravigliosamente con gli Stati Uniti e tutto il Nord Europa, destinazioni verso le quali esportiamo circa il 70% della nostra produzione" fa notare la bassanese Vignaioli Contrà Soarda, realtà che sta piazzando i suoi vespaioli in diversi locali di culto di New York. Notizie parzialmente confortanti paiono arrivare anche dal Sol Levante, altro mercato evoluto dove i vini ‘made in Vicenza' sono riusciti in anni recenti a suscitare un notevole interesse: "ci ha fatto visita in questi giorni il nostro importatore giapponese - raccontano dall'Azienda Agricola Masari di Valdagno - il quale prevede che in sei mesi la situazione possa tornare ad una certa normalità ".
Soddisfazione anche da parte delle due cantine che, grazie alla cornice proposta da Vicenza Qualità , si sono affacciate per la prima volta nella prestigiosa ribalta internazionale di Veronafiere."Volevamo far conoscere il nostro nome e i nostri vini e il Vinitaly è un appuntamento troppo importante per non esserci" afferma l'Azienda Agricola Renato Cavinato di Lapio di Arcugnano; gli fa eco la cantina breganzese Col Dovigo, che aggiunge: "per chi come noi è alla prima partecipazione è indubbiamente un punto di forza potersi presentare al fianco di nomi dell'enologia vicentina già conosciuti e apprezzati a livello internazionale".
Il Vinitaly si conferma dunque snodo cruciale per lo sviluppo di relazioni commerciali e l'individuazione di nuovi canali di business. La manifestazione rappresenta uno degli appuntamenti principali con cui Vicenza Qualità promuove e valorizza il patrimonio vinicolo "made in Vicenza". Nei prossimi mesi, sempre grazie all'impegno promozionale dell'Azienda speciale, il comparto agroalimentare locale avrà l'occasione di presentarsi in altri appuntamenti fieristici di primo piano, quali ad esempio il London International Wine&Spirits Fair ed il Summer Fancy Food di Washington.
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