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Comuni secessionisti del Veneto, Bizzotto: il caso arriva al parlamento europeo

Di Redazione VicenzaPiù Lunedi 18 Marzo 2013 alle 23:08 | 0 commenti

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On. Mara Bizzotto, Lega Nord - Il caso dei Comuni "secessionisti" del Veneto approda per la prima volta al Parlamento Europeo. A portare all'attenzione di Bruxelles la questione dei 16 Comuni della Regione Veneto che hanno chiesto di passare alla Regioni Autonome del Trentino Alto Adige e del Friuli Venezia Giulia, è l'europarlamentare leghista Mara Bizzotto, vice segretaria veneta della Lega Nord, che sul caso ha presentato un'interrogazione direttamente alla Commissione UE.

L'on. Bizzotto ha chiesto ufficialmente all'esecutivo comunitario di intervenire a sostegno delle popolazioni di questi Comuni di confine che, dal 2005 in poi, hanno deciso, attraverso un regolare referendum e seguendo l'iter istituzionale previsto dalla Costituzione, di staccarsi dalla Regione Veneto per passare ai vicini Trentino e Friuli.
A chiedere di essere annessi al Trentino sono i Comuni di Asiago, Enego, Conco, Foza, Gallio, Lusiana, Roana, Rotzo e Pedemonte in Provincia di Vicenza, e i Comuni di Lamon, Cortina d'Ampezzo, Sovramonte, Colle Santa Lucia, Livinallongo del Col di Lana in Provincia di Belluno; a voler passare in Friuli Venezia Giulia sono invece il Comune bellunese di Sappada e il Comune di Cinto Caomaggiore in Provincia di Venezia.
"Stiamo assistendo ad una situazione paradossale per la colpevole latitanza dello Stato che sta calpestando i diritti e la volontà popolare di migliaia di cittadini - spiega la Bizzotto- Da anni questi Comuni, sulla spinta di un plebiscitario consenso popolare e rispettando pienamente tutti i passaggi normativi, stanno aspettando invano che il Parlamento e il Governo Italiano diano piena attuazione alla volontà delle cittadinanze locali. E invece, da Roma, hanno alzato il solito muro di gomma fatto di indecenti rinvii e meline".

"La fuga di questi Comuni dal Veneto è la più chiara manifestazione del ‘mal di Roma' che pervade le nostre terre e le nostre genti, soprattutto quelle di confine, che da troppo tempo si sentono abbandonate da uno Stato Italiano percepito come sempre più lontano e ostile - continua l'on. Bizzotto - Questi Comuni se ne vogliono andare dal Veneto perché sono stanchi di subire sulla propria pelle le quotidiane ingiustizie dovute, da un lato, alla concorrenza sleale delle confinanti Regioni a statuto speciale come il Trentino e il Friuli e, dall'altro, alla mancanza di quella autonomia fiscale che il Veneto chiede a gran voce e che Roma continua a negare".

"Dato che dalla palude di Roma non arrivano risposte - conclude Mara Bizzotto - è opportuno che anche un organismo superiore come la UE intervenga affinché lo Stato Italiano permetta finalmente ai cittadini di questi Comuni di esercitare il loro diritto, espressamente previsto dalla Costituzione, di passare sotto un'altra Regione".

Di questo tema e di molto altro si parlerà mercoledì 20 marzo ad Asiago nell'incontro pubblico intitolato "La nuova Europa come opportunità per la montagna". L'incontro, che si svolgerà presso l'hotel Milano a partire dalle ore 20, è organizzato dalla sezione della Lega Nord dell'Altopiano di Asiago 7 Comuni e vedrà la partecipazione dell'europarlamentare Mara Bizzotto.

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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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