Quotidiano |

"Comuni per un gioco responsabile", un'iniziativa di Avviso Pubblico: Vicenza c'è

Di Redazione VicenzaPiù Mercoledi 14 Dicembre 2011 alle 20:53 | 0 commenti

ArticleImage

Raffaele Colombara, Consigliere Comunale - Si è tenuta negli scorsi giorni a Roma l'assemblea Nazionale di "Avviso Pubblico", la rete di Enti Locali e Regioni nata per promuovere azioni di prevenzione e contrasto all'infiltrazione mafiosa nel governo degli enti locali e per favorire percorsi di legalità, cui partecipa anche il Comune di Vicenza. Nel corso dei lavori è stato presentato un documento sul gioco d'azzardo che orienterà l'azione dell'Associazione sul tema del gioco.

Il progetto, "Comuni per un gioco responsabile", di cui lo scrivente si è fatto promotore assieme ad amministratori di altri Comuni, ha portato all'elaborazione di una proposta su un tema che sta coinvolgendo in modo sempre più profondo il tessuto sociale ed economico delle nostre città.

Le proposte partono dalla consapevolezza che un'azione incisiva può essere tale solo se affronta il problema in modo complessivo e a livello nazionale. E' infatti del tutto evidente che la pur meritoria azione a livello locale nella regolamentazione di sale gioco e scommesse è oggi priva di strumenti realmente efficaci: da un lato le normative vigenti in materia di gioco sono assai articolate e lasciano in ogni caso poco spazio all'intervento diretto da parte degli enti locali; dall'altro è praticamente inesistente una politica generale di contrasto all'infiltrazione malavitosa nel settore e alle ricadute sociali che la dipendenza da gioco genera in diverse fasce della popolazione.

Della rilevanza - e delle conseguenze - del fenomeno ci dicono alcuni numeri.
Nel corso del 2011 gli italiani spenderanno nell'industria del gioco all'incirca 73 miliardi di Euro: per intenderci, la cifra destinata all'abbigliamento si attesterà poco sotto i 50. Per la metà esso viene dalle giocate attraverso le new slot nelle sale, l'altra metà dalle varie lotterie.
In particolare, in Italia circa il 2% della popolazione ha dipendenza da gioco, o rientra nella categoria di potenziale assuefazione, mentre l'attuale legislazione non colloca tra le malattie riconosciute dal Ministero della Salute la dipendenza da gioco. I Sert, nella maggioranza dei casi, non sono formati e non hanno a disposizione le risorse per operare adeguate terapie di cura e contrasto. Lo stesso dicasi per tutta la parte che riguarda la promozione, vera e non presunta, del "gioco responsabile", fronte su cui ad oggi poco è stato fatto.

Il progetto ha quindi l'obiettivo di coordinare le iniziative nate negli ultimi tempi dalle diverse esperienze locali, e formulare proposte da sottoporre al Legislatore, con l'intento ultimo di migliorare le attuali normative vigenti in materia di gioco.
Ecco quindi i cinque punti che caratterizzano la proposta e dei quali si chiede l'attuazione attraverso iter parlamentare o, in alternativa, Decreto legislativo:

1. Divieto di attuare ogni e qualunque tipo di pubblicità del gioco d'azzardo su tutto il territorio nazionale;
2. obbligo di accensione delle slot o apparecchi da gioco similari esclusivamente tramite l'utilizzo di carta magnetica sanitaria e codice fiscale, al fine di inibire il gioco ai minori di 18 anni;
3. destinazione di una cifra pari allo 0,5% dei proventi di tutti i montepremi alle Aziende Sanitarie Locali del Sistema Sanitario Regionale per la cura ed assistenza delle persone affette da dipendenza patologica dal gioco d'azzardo;
4. concessione ai sindaci del potere di ordinanza rispetto all'accensione delle New Slot (o macchinette similari) all'interno degli esercizi commerciali e di somministrazione, pubblici e privati;
5. rafforzamento, attraverso l'assunzione di personale, degli organici delle Forze dell'ordine e di AAMS (Amministrazione Autonoma Monopoli di Stato), destinando tali figure a controlli maggiori e più capillari nell'ambito del comparto del gioco.


Commenti

Ancora nessun commento.
Aggiungi commento

Accedi per inserire un commento

Se sei registrato effettua l'accesso prima di scrivere il tuo commento. Se non sei ancora registrato puoi farlo subito qui, è gratis.





Commenti degli utenti

Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
Gli altri siti del nostro network