Comune, consiglio a San Valentino: ma i motori rallentano in vista del voto
Lunedi 11 Febbraio 2013 alle 17:30 | 0 commenti
Il giorno di San Valentino il consiglio comunale di Vicenza si riunirà per una delle ultime sedute. Lo rivela l'amministrazione con una breve nota pubblicata stamani sul sito del municipio. Al centro del dibattito, tra le altre, ci sarà l'approvazione del regolamento per la trasparenza delle cariche elettive.
Le premesse parlano di un'assise che la maggioranza di centrosinistra, capitanata dal sindaco democratico Achille Variati, gestirà in scioltezza dopo le durezze che avevano caratterizzato, la settimana passata, il voto sul Piano interventi: scrutinio culminato con il plateale abbandono della sala Bernarda da parte delle opposizioni, sia di sinistra che di centrodestra.
Sullo sfondo però rimane un doppio appuntamento: quello delle politiche di febbraio e quello delle comunali di primavera. Al di là del fatto che la macchiana municipale in vista del voto locale si avvia ad una fase di gestione della ordinaria amministarzione, le forze in campo aspettano con trepidazione l'esito delle nazionali.
Da una parte c'è Variati, l'unico esponente dei partiti tradizionali che ha già messo in campo la sua candidatura. Sul versante opposto il centrodestra, se si escludono i passi più o meno in solitaria e più o meno definitivi di Valerio Sorrentino, Manuela Dal Lago e Claudio Cicero, è al palo: sia per quanto concerne la Lega, sia per quanto concerne il Pdl.
Ma entrambe le compagini stanno cercando di capire quale possa essere la portata dell'ondata «Beppe Grillo». Il fondatore del M5S sabato a Vicenza ha riempito piazza dei Signori (in foto) impossessandosi dell'agenda, almeno sul fronte del voto nazionale. In primavera però lo stesso M5S si misurerà con le amministrative. Nel caso di un botto senza precedenti a Roma «i grillini» berici potrebbero addirittura impensierire i pronostici pro Variati in virtù di un potente effetto trampolino su Vicenza. Al che si aggiunge un'altra fattispecie. Molti sondaggi indicano che il M5S in queste ultime settimane stia erodendo più consenso al Pd che al Pdl. Se questo trend avrà ripercussioni nel capoluogo berico è difficile a dirsi: sia in termini di una eventuale vittoria delle «Cinque stelle» sui democratici, sia in termini di un recupero del centrodestra sul Pd proprio grazie al cannibalismo del movimento riferibile al comico genovese. Ed è anche in questa chiave di lettura che vanno considerate le ultime indiscrezioni filtrate da palazzo Trissino, che parlano di un primo cittadino che abbia chiesto ai suoi supporter uno sfrozo straordinario in sede di preparazione al voto, proprio per contenere al minimo quello che da mesi a Vicenza chiamano la sindrome di Parma. Ovvero di un centrodestra che pur di non consegnare la vittoria al Pd lasci campo libero ai suoi aficionados per una scelta «di rivalsa» che nel concreto beneficerebbe il M5S.
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