Compensazioni Dal Molin,Variati:fare squadra per non perdere il treno, basta polemiche
Giovedi 24 Marzo 2011 alle 18:20 | 0 commenti
Achille Variati, Vicenza - Nessuno ha diritto di veto, tranne la città che ha subito l'imposizione della base"
Il sindaco di Vicenza, Achille Variati, interviene sul tema delle compensazioni alla città per la realizzazione della nuova base militare al Dal Molin. Proprio in questi giorni si sta perfezionando l'intesa di programma che porterà alla ratifica, da parte dello Stato, delle opere di mitigazione dell'impatto ambientale e viabilistico indotto dalla base sul territorio del capoluogo berico.
"Con le polemiche e con i veti - sottolinea Variati - non si ottiene e non si otterrà nulla. Dobbiamo stoppare chiacchiere e polemiche, perché Vicenza, che sta sopportando per intero il peso della costruzione del nuovo insediamento militare americano e che quindi è l'unico soggetto a poter chiedere compensazioni allo Stato, non può veder deluse le proprie aspettative. Per i vicentini questo sarebbe un affronto intollerabile. Le compensazioni che sono al centro dell'intesa di programma, voglio ricordarlo, sono il frutto di un lungo lavoro di consultazione con gli altri enti, con le associazioni di categoria, con tutte le forze politiche e con i movimenti interessati al tema, e sono state approvate formalmente a larghissima maggioranza dal Consiglio comunale. Si tratta, come è noto, del completamento della tangenziale cittadina, un'opera di interesse anche sovracomunale e infatti al centro di un protocollo firmato da Provincia, capoluogo e Comuni confinanti; della concessione alla città del lato est del Dal Molin con una vocazione ambientale e ricreativa; dell'inserimento del progetto di trasporto pubblico elettrico del capoluogo tra quelli finanziabili dallo Stato".
"A questo accordo si lavora da mesi, non da tre giorni - prosegue il sindaco -. C'è ancora del lavoro da fare? Benissimo, portiamolo a termine facendo squadra. È questo il compito delle pubbliche amministrazioni in un momento decisivo nella storia del nostro territorio. I vicentini non comprenderebbero e non perdonerebbero esitazioni e fallimenti dovuti a inutili polemiche o a piccoli interessi di polemica politica o di partito. Come amministratori abbiamo tutti, il Comune, la Provincia, la Regione, il preciso dovere di dare risposte concrete a una terra che tanto ha dato e tanto sta dando alla ragion di stato. Perdere questo treno sarebbe un errore storico gravissimo. E sono certo al cento per cento che il presidente Schneck la pensa esattamente allo stesso modo".
"Poi - conclude Variati - sia ben chiaro: al tavolo con il governo si siederà chi riterrà di sedersi. Ma nessuno ha diritto di veto, tranne la città che da sola porta l'onere della nuova base e che da sola ha combattuto la sua battaglia".
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