Compagnia aerea "MyAir": concluse le indagini dopo gli arresti di un anno fa
Sabato 4 Febbraio 2012 alle 12:24 | 0 commenti
Guardia di Finanza di Vicenza - Confermata la bancarotta fraudolenta, il primo caso in italia di ostacolo all'E.N.A.C., l'indebita percezione di € 18,5 ml di contributi pubblici. In campo anche la Corte dei Conti, per un presumibile danno erariale che supera i 32 ml di euro. Sono 32 i "colletti bianchi" indiziati di un dissesto di € 200 mln, di distrazioni patrimoniali ammontanti a circa € 8 mln, di colossali falsi in bilancio per oltre € 900 milioni. 18 i milioni di euro non pagati allo Stato per omessi versamenti di Iva, Irpef e contributi previdenziali. Danno occupazionale per 600 persone tra italia e spagna. Più di 100.000 i viaggiatori vittime del dissesto. Contestati 41 distinti capi di imputazione a fronte di 67 violazioni penali commesse dal 2005 al 2010.
Rilevantissimi i profili di responsabilità penale emersi a carico di 32 persone, a conclusione delle indagini che hanno riguardato il dissesto della compagnia aerea vicentina MYAIR e che avevano già consentito, nel dicembre 2010, di trarre in arresto i fondatori SODDU Vincenzo e SODDU Luca, nonché sottoporre a misure cautelari interdittive altri 8 esponenti del vettore aereo su richiesta della Procura della Repubblica del Tribunale di Vicenza.
Il GRUPPO FLYHOLDING - quello in cui era inquadrata la MYAIR, attiva nel mercato aereo europeo dei vettori low cost, dal dicembre 2004 fino al luglio 2009, quando l'Ente Nazionale per l'Aviazione Civile revocò la licenza di esercizio - era tecnicamente insolvente già dalla primavera del 2006; tuttavia, attraverso una sistematica e colossale falsificazione dei bilanci, pari ad oltre 900 milioni di euro (importo risultante dalle somme delle numerose e ripetute falsità riportate, nel corso degli anni, nei bilanci delle varie società del Gruppo), è riuscito a tenersi in vita ingannando praticamente tutti gli attori del mercato aereo: l'Ente Nazionale per l'Aviazione Civile, le società aeroportuali, i viaggiatori.
Frodate anche banche e fornitori e, soprattutto, l'Amministrazione Finanziaria: basti pensare che la compagnia, dal gennaio 2005, non ha mai pagato l'IVA ed ha omesso il versamento delle ritenute IRPEF.
Rilevanti anche i contributi previdenziali ed assistenziali in favore dei dipendenti che non sono stati pagati.
Sono state pari a circa 18 milioni le imposte complessivamente sottratte alle casse dello Stato, senza contare le ulteriori sanzioni conseguenti agli accertamenti tributari.
Grazie a situazioni patrimoniali del tutto "inventate", MYAIR aveva addirittura tentato nel 2008 di quotarsi in Borsa, ma il progetto era poi naufragato.
Sono stati, peraltro, i bilanci falsi a consentire alla MYAIR di beneficiare, tra il 2008 ed il 2009, di circa 18,5 milioni di euro di contributi pubblici erogati dalla Regione Puglia che, per il tramite della società a capitale pubblico AEROPORTI DI PUGLIA s.p.a., aveva pubblicato un bando finalizzato a incentivare il collegamento di alcuni aeroporti pugliesi con il resto d'Italia ed alcune località europee.
Al riguardo, le Fiamme Gialle vicentine hanno comunicato alla Corte dei Conti un danno erariale di circa 32 milioni di euro commesso dagli amministratori della MYAIR che, nel 2007, partecipò al bando per l'assegnazione dei fondi pubblici. Tale danno contempla non soltanto il denaro pubblico illecitamente percepito dalla compagnia aerea ma anche gli ulteriori danni indiretti quantificati da AEROPORTI DI PUGLIA S.p.a. e determinati dall'incapacità di MYAIR di far fronte agli impegni assunti.
Il dissesto della MYAIR, pari a circa 200 milioni di euro - quale risultante delle esposizioni debitorie delle diverse società del Gruppo - è stato analizzato scrupolosamente nelle sue origini, nelle conseguenze e sotto il profilo delle responsabilità . Ne è emerso un quadro che ha consentito al Sostituto Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Vicenza, dott. Marco Peraro, di contestare ben 41 distinti capi di imputazione, riferiti a 67 differenti violazioni penali commesse tra il 2005 ed il 2010, nei confronti di 32 esponenti del vettore aereo vicentino, tra amministratori, sindaci, consulenti, revisori dei conti.
Tra tali contestazioni emerge anche il pagamento preferenziale effettuato da MYAIR in favore della compagnia aerea svizzera DARWIN AIRLINE S.A., partecipata al 20% da un'azienda del Gruppo MYAIR. In particolare, la Procura di Vicenza ha rilevato un accordo perfezionatosi tra esponenti di MYAIR e di DARWIN, finalizzato a riconoscere il pagamento di un credito vantato dalla società svizzera a danno degli altri creditori di MYAIR, quando per le aziende del Gruppo vicentino già si era reso palese lo stato di profonda crisi finanziaria.
Le fonti di prova raccolte dalle Fiamme Gialle vicentine, attraverso l'esame dei principali atti di gestione del GRUPPO FLYHOLDING, di cui faceva parte la MYAIR, la ricostruzione completa degli organi amministrativi, di controllo e delle compagini societarie, la stretta collaborazione investigativa con i curatori fallimentari, il sequestro di documenti ed atti nel corso delle perquisizioni eseguite nel dicembre 2010, l'acquisizione di testimonianze nonché il contributo fornito dall'Ente Nazionale per l'Aviazione Civile hanno permesso di delineare un quadro probatorio articolato ed univoco, confermato, in sede di riesame, dai Tribunali di Venezia e Vicenza, che, in diverse pronunce, hanno attestato la solidità dell'impianto accusatorio.
Il Tribunale di Vicenza, in particolare, ha confermato il sequestro penale (nei confronti di 6 indagati) di 5 unità immobiliari in provincia di Treviso, Vicenza e Cagliari, disponibilità finanziarie e quote societarie per un valore di circa 7,3 milioni di euro disposti dal Giudice per le Indagini Preliminari sul finire del 2010.
Il medesimo Tribunale, su iniziativa del curatore fallimentare della MYAIR.COM s.p.a., a seguito delle investigazioni, ha anche disposto, in ambito civile, il sequestro conservativo, fino a 100 milioni di euro, dei beni di 7 persone tra cui 5 amministratori, 1 revisore dei conti e 1 perito della MYAIR.COM s.p.a. nei cui confronti sono già state avviate le azioni di responsabilità civile. L'iniziativa del curatore è stata resa possibile proprio grazie alle risultanze delle indagini della Guardia di Finanza di Vicenza.
Momento determinante per le indagini è stato rappresentato dagli accertamenti condotti dal Nucleo di Polizia Tributaria di Vicenza, nel maggio 2010, in Spagna, a seguito di rogatoria internazionale, quando i finanzieri hanno assistito la Magistratura iberica nell'audizione del commissario straordinario della consorella della MYAIR, la LTE INTERNATIONAL AIRWAYS SA, dichiarata in bancarotta, nel gennaio 2009, in base al diritto spagnolo. Le dichiarazioni ed i documenti acquisiti dai militari, assistiti dal Magistrato di collegamento italiano a Madrid, hanno permesso di appurare che anche la LTE era in stato d'insolvenza sin dal 2006.
I reati contestati - a seguito delle intervenute dichiarazioni di fallimento di quasi tutte le società del GRUPPO FLYHOLDING, di cui la MYAIR faceva parte - sono la bancarotta fraudolenta patrimoniale e preferenziale, la bancarotta semplice in relazione al ritardo nella presentazione della dichiarazione di fallimento e all'irregolare tenuta delle scritture contabili, il ricorso abusivo al credito, gli omessi versamenti di IVA e di ritenute IRPEF, le false comunicazioni sociali, l'indebita percezioni di contributi pubblici; ipotizzate, altresì, per quasi tutti i denunciati, circostanze aggravanti in relazione alla molteplicità delle condotte fraudolente ed alla rilevante entità delle distrazioni patrimoniali, pari a circa 8 milioni di euro.
Contestato, per la prima volta in Italia, l'ostacolo all'Ente Nazionale per l'Aviazione Civile, destinatario dal 2006 di informazioni fuorvianti sulla reale situazione economica, finanziaria e patrimoniale della MYAIR che ha consentito alla compagnia aerea di rimanere titolare della licenza di esercizio e del certificato di operatore aereo.
L'Autorità Giudiziaria ha disposto la notifica degli avvisi di conclusione delle indagini preliminari ai sensi dell'art. 415 bis del codice di procedura penale; gli indagati, dopo aver esaminato il materiale probatorio acquisito, entro il termine di venti giorni dalla notifica, potranno presentare memorie, produrre documenti, depositare documentazione relativa alle indagini difensive, chiedere il compimento di atti di indagine ovvero di essere interrogati e rilasciare dichiarazioni.
Dopodiché spetterà al Sostituto Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Vicenza, dott. Marco Peraro, richiedere al Giudice per l'Udienza Preliminare il rinvio a giudizio. Il Magistrato, nel frattempo, ha già autorizzato la Guardia di Finanza ad informare, in relazione ai 5 commercialisti a suo tempo destinatari dei provvedimenti interdittivi, i Presidenti dei competenti Ordini professionali.
Corposo, infine, l'elenco delle parti offese che potranno costituirsi parte civile, tra cui il Ministero dell'Economia e delle Finanze, la Regione Puglia, l'Ente Nazionale per l'Aviazione Civile, l'Agenzia delle Entrate, l'INPS, gli ex dipendenti della MYAIR (il dissesto della MYAIR ha causato la perdita di circa 600 posti di lavoro tra l'Italia e la Spagna), i viaggiatori (oltre 100.000 nell'estate 2009 a ritrovarsi con circa 160.000 biglietti non più utilizzabili e mai rimborsati).
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