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Commissione Territorio boccia rotatoria Scuola Lattes, ma Variati e Cicero lo ignorano

Di Redazione VicenzaPiù Giovedi 2 Giugno 2011 alle 19:59 | 0 commenti

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Riceviamo su [email protected] da Irene Rui e pubblichiamo

La Commissione Territorio Comunale di Vicenza ha, giustamente, bocciato le tre rotatorie di Via Quadri. Si chiede quale sia lo scopo di queste ulteriori tre rotatorie dal momento che dal punto di vista urbanistico-viabilistico, oltre ad appesantire il flusso del traffico, sono un'incentivazione all'uso dell'auto, e non ad un diverso modo di vivere la città: pedoni e ciclisti per l'ennesima volta sono esclusi dalla viabilità.

Le rotatorie tanto amate da Cicero, e oggi anche dal sindaco Variati, sono una vera e propria barriera architettonica per i residenti dei quartieri; ciclisti, pedoni, e diversamente abili, per quanti "semafori intelligenti" vengano installati (come quello all'inizio di via Quadri, tra San Pio X e c.so Padova, non rispondente ai requisiti di intelligenza), non sono al sicuro dal traffico veicolare. Le rotonde, come qualsiasi altra barriera, dividono i quartieri, e in questo caso anche la città.  A questo va aggiunto che per realizzare le tre rotatorie, si sacrificano i servizi alle famiglie e ai bambini: si pensi all'asilo di via Quadri ove la rotatoria, non solo restringerebbe l'ampio spazio cuscinetto con l'arteria stradale sino a lambirne l'istituto, ma sacrificherebbe anche quello ad uso didattico già insufficiente e non a norma; non basteranno le ulteriori barriere acustiche o l'ampliamento dell'istituto nell'area a verde pertinenziale rimastagli, togliendo un ulteriore possibilità di spazio aperto ai bambini a sanare una situazione già non sanabile.

Comprovati studi internazionali hanno spinto altri paesi, quali la Gran Bretagna e la Germania, a rinunciare a queste strutture viabilistiche proprio per il pericolo che comportano per pedoni e ciclisti. Con le rotonde non ci sono opere di mitigazione che tengano per la sicurezza viabilistica di queste persone.

E poi se vogliamo togliere il traffico in città, è essenziale incentivare una mobilità che respiri: uso del ciclo e dei piedi. Una città a dimensione umana e non autocentrica ridimensionerebbe l'inquinamento, non solo da PM10, ma anche acustico. Certamente le rotatorie non aiutano a questo.

 

Irene Rui


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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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