Commercianti, Donazzan: Regione punta a riqualificare i centri storici, stop a nuovi centri commerciali
Lunedi 20 Giugno 2016 alle 18:10 | 0 commenti
Elena Donazzan, assessore al lavoro della Regione Veneto, interviene al convegno promosso dalla Confcommercio dell’Alto Vicentino, al lanificio Conte di Schio, sulle prospettive del settore
La Regione Veneto crede e investe sui centri storici e sulla rete capillare degli esercizi commerciali di prossimità . Oggi vanno riqualificati: troppi negozi chiusi, degrado e poca vitalità , anche da parte delle amministrazioni pubbliche, minacciano il futuro del commercio. Per dire definitivamente stop a nuovi centri commerciali, dobbiamo rivitalizzare il nostro patrimonio ambientale, urbanistico, sociale e culturale.
L’impegno programmatico della Regione si è tradotto anche in investimenti specifici: nella precedente legislatura abbiamo investito quasi 9 milioni di euro per la riqualificazione dei centri storici, che sono i centri commerciali più belli al mondo. Un impegno economico che, nel Vicentino, si è tradotto in 540 mila euro di finanziamenti per i centri di Schio e Asiago. E ora, grazie al lavoro puntuale degli uffici regionali che hanno recuperato tutte le risorse disponibili e all’impegno progettuale delle amministrazioni comunali, garantiremo ulteriori 950 mila euro per l’abbellimento e il rilancio dei centri di Vicenza, Bassano, Valdagno e Thiene.
I dati sull’occupazione hanno dimostrato che i megastore della grande distribuzione sono caratterizzati da un grande tasso di turn-over, sia delle licenze commerciali che dell’occupazione, e quindi non creano occupazione stabile, a tempo indeterminato. E, quindi, non incidono sul potere d’acquisto. La Regione Veneto, perseguendo un disegno politico chiaro e coerente, ha assunto provvedimenti che dovrebbero aiutare le amministrazioni comunali a limitare le domande per autorizzare nuovi insediamenti delle grande distribuzione organizzata: prima con la legge di programmazione delle superfici commerciali e ora con il disegno di legge per il contenimento del consumo di suolo. Ricordo inoltre che la collega Isi Coppola, assessore alle attività produttive nella precedente legislatura , aveva tentato di limitare le aperture domenicali, arginando la liberalizzazione selvaggia introdotta dal governo Monti. Ma il provvedimento veneto è stato impugnato davanti ai giudici della Corte Costituzionale.
Tuttavia, nonostante il diverso orientamento governativo la Regione ha scelto di continuare a investire nel commercio di prossimità e di sostenere la riqualificazione dei centri urbani, premiando quelle amministrazioni che hanno saputo mettere in campo una progettualità condivisa, volta a riqualificare l’arredo urbano e le vetrine, e a ragionare insieme ai propri operatori del commercio, grazie anche alla scelta di dotarsi di nuove figure professionali di ‘cerniera’, come i manager dei centri storici.
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