Commercianti di animali favorevoli a liberalizzazioni
Lunedi 16 Gennaio 2012 alle 11:14 | 0 commenti
FederFauna -Â Pletto: "Gli animali vanno comunque accuditi anche domenica. Il vero problema sono gli ostacoli normativi e burocratici a detenere animali negli esercizi".
Se c'e' una categoria di negozianti che non ha certo paura della concorrenza della grande distribuzione e' quella dei commercianti di animali vivi: generalmente piccole attivita' a conduzione famigliare o che si avvalgono di pochi e fidati collaboratori, in grado di accudire i propri "ospiti" 365 giorni all'anno.
"Oggi molti alimenti ed articoli per i pets si trovano anche al supermercato - spiega Simone Pletto, membro della Segreteria Nazionale di FederFauna e proprietario di due pet shop - ma certo non gli animali vivi, che necessitano di cure particolari e costanti. Essi restano prerogativa del piccolo esercizio, cosi' come la toelettatura o altri servizi che solo personale dotato di particolare passione, esperienza e professionalita' puo' offrire.
Gli animali vanno comunque accuditi anche di domenica e non sarebbe quindi un problema, ma un vantaggio poterlo fare con la serranda alzata.
Il vero problema - spiega Pletto - sono i sempre crescenti ostacoli normativi e burocratici a detenere animali negli esercizi, posti su spinta di lobby che si autodefiniscono a favore degli animali, ma che spesso proprio non li conoscono gli animali, oppure che dietro la maschera nutrono ben altri interessi. Tante volte tali ostacoli si rivelano nella pratica dannosi per gli animali stessi, oltre che per le attivita' economiche.
Il vero problema e' che parla di animali chi non ne ha mai avuti, parla per gli animali chi si e' accampato il diritto di parlare al loro posto, e chi piu' li conosce, chi con gli animali veramente vive e lavora, deve sempre tacere e subire!"
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