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Comitato PrimaNoi: togliere coattivamente i bambini alle famiglie di zingari

Di Redazione VicenzaPiù Giovedi 14 Aprile 2016 alle 16:02 | 0 commenti

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Comitato PrimaNoi

Nei giorni scorsi tra Schio e Santorso il comitato PrimaNoi ha denunciato alcuni bivacchi di zingari con relativa sporcizia e rifiuti abbandonati per terra. Una situazione di degrado che non rappresenta certamente una novità come non è una novità quanto riportato dalla carta stampata vicentina relativamente alla gruppetto di minorenni di origine "nomade" arrestati per furto in centro a Vicenza, poi fotografati in atteggiamento irriverente e spaccone negli uffici della Questura.

Alex Cioni, portavoce del comitato di cittadini PrimaNoi impegnato sul fronte dei profughi e sulle tematiche connesse alla criminalità del territorio, sostiene che le Amministrazioni comunali potrebbero fare di più per arginare "la piaga degli zingari". 
"Solitamente i servizi sociali sono molto attenti quando si tratta di bambini appartenenti a coppie nostrane - spiega Cioni -, il che è giusto ma non si capisce il motivo per cui lo stesso lavoro e la stessa attenzione non sia rivolta agli zingari, tra l'altro noti per sfornare bimbi come conigli". 
Secondo PrimaNoi, è naturale che un bambino cresciuto in un contesto come quello zingaresco non sia il massimo dell'educazione, perciò sarebbe opportuno agire d'autorità sui più piccoli visto che nella gran parte dei casi i genitori li crescono in condizioni igienico-sanitarie precarie e in uno stato di degrado morale tale da plasmare negativamente il percorso educativo dei bambini. 
PrimaNoi ritiene che debbano essere i Comuni ad intervenire attraverso gli assistenti sociali, psicologi e psichiatri creando "un cordone sanitario di sicurezza sui figli degli zingari". Una soluzione definita radicale ma che "potrebbe risultare efficace", del resto -conclude il portavoce di PrimaNoi-, "coloro che parlano di integrazione omettono che i primi a non volerla sono gli zingari stessi". 
"Bisogna lavorare sui più piccoli -insiste Alex Cioni- togliendoli dalle famiglie d'origine per instillare in questi soggetti ancora in età di apprendimento un'educazione culturale adeguata per aiutarli a comprendere le regole basilari della civile convivenza,  altrimenti saranno destinati ad un'eterna emarginazione sociale mentre noi rimarremo costretti a subire i loro comportamenti delinquenziali ".

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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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