Comitato Pomari e la "politica del devastare". L'iWatch con Variati diventa DcWatch
Mercoledi 5 Novembre 2014 alle 10:25 | 1 commenti
Il Comitato Pomari con il suo intervento, che pubblichiamo di seguito, contro le edificazioni previste dal Piruea per le società Incos Italia-Cosim (gruppo Gaetano Ingui, ndr) e contro l'assenso relativo dell'amministrazione, nominalmente, di centro sinistra sembra riportare indietro l'orologio quando erano proprio i comitati vicini all'allora opposizione, ora al governo cittadino, a dare spunti agli attacchi del centro sinistra in Sala Bernarda alla giunte di Enrico Hüllweck, accusate di essere prone al duo Ingui-Amenduni e al mito del cemento. Ma l'orologio non è solo tornato indietro.
Oggi, con la politica democrista ed ecumenica di Variati, l'orologio di palazzo Trissino "sembra" ancora più rivoluzionario dell'ultimo iWach della Apple: ha lancette doppie pur se con lo stesso fuso orario.
C'è quello con le ore, magari a led, che dal 2008 scorrono a favore dei gruppi di potere economico finanziario (uno su sutti nell'edilizia la Maltauro delle tangenti) alternativi al vecchio asse, battuto in Confindustria, che poi è stata una delle motrici del doppio consenso al (molto) centro (poca) sinistra di chi oggi ha anche conquistato su questa base anche la provincia.
E c'è l'altro, quello contro il quale è dovuto tornare in azione il vecchio Comitato Pomari di anti hüllwechiana memoria, le cui lancette hanno ripreso a girare a favore anche dei supporter del sindaco precedente, che nn a caso ha piazzato suoi ex assessori e sodali in Comune in Provincia.
Ma la Apple può stare, commercialmente, tranquilla per il suo iWatch, perché il doppio orologio della politica doppia di Achille Variati da buon DcWatch si ispira a una proposta progettuale che non ha nulla a che fare con il moderno concept tecnologico della "mela".Â
Eppre il DcWatch in Italia durerà , statene certi, amici dei vari comitati, perchè quella proposta , a vantaggio di interessi ben altro che commerciali e della doppia devastazione del territorio quelal che oggi ci fa tremare di fronte a due gocce d'acqua, nell'opuscolo programmatico di Comune e Provincia è così sintetizzato
«Aggiungi un posto a tavola che c'è un amico in più. se sposti un po' la seggiola stai comodo anche tu. Gli amici a questo servono a stare in compagnia. Sorridi al nuovo ospite, non farlo andare via. Dividi il companatico, raddoppia l'allegria....»
Il direttore
Ecco di seguito il nuovo (vecchio?) comunicato del Comitato Pomari
Lo scorso luglio, con l'approvazione della variante parziale al Piano Interventi, l'Amministrazione Comunale targata PD ha dimostrato ancora una volta di non avere a cuore il problema dell'inutile e spropositato consumo di suolo nella nostra città .
In piena linea con le politiche del governo nazionale, visto infatti che anche il decreto "Sblocca Italia" di Renzi prevede una devastante colata di cemento e asfalto, l'Amministrazione Comunale persegue la "politica del devastare": la variante non cambia di una virgola l'enorme sottrazione di terreno agricolo già prevista dal Piano Interventi del 2013, quel Piano ne prevede una sottrazione pari a 130 mila metri quadri senza contare le edificazioni in deroga. Su queste gravi decisioni la Giunta non fa alcun passo indietro, la variante non tocca nemmeno i diversi progetti sparsi nel territorio comunale come ad esempio il PIRUEA Pomari, i BID, l'accordo sull'area Ulss di S. Felice o l'intesa sulla costruzione dell'arena eventi a Vicenza est (che da sola brucerebbe 28 ettari di suolo agricolo).
Per quanto riguarda i Pomari risulta evidente che l'approvazione della Variante al Piano Interventi sia il nullaosta ufficiale dell'Amministrazione Comunale alle edificazioni previste dal Piruea. Le società Incos Italia-Cosim aspettavano con ansia l'approvazione di un simile atto in grado di sbloccare il via libera fermo da tempo ed ecco che il piatto è stato servito: ai primi di ottobre è arrivato il primo permesso di costruire per un palazzo di 26 metri in via Fermi.
Nonostante ciò continueremo la nostra battaglia contro la cementificazione mettendo in campo nuove iniziative e smascherando il vero volto di questa Amministrazione Comunale amica del cemento, Amministrazione che continua a rifiutarsi di trovare una soluzione alternativa per salvare dalla cementificazione 5 ettari di verde che con pochi investimenti potrebbero essere trasformati in un grande parco.
P.s.: si allegano due foto scattate nei giorni scorsi in cui è evidente una parte del patrimonio arboreo e della superficie verde presente nell'area di cantiere che andrebbe persa per far posto alle costruzioni.
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