Comitato Cittadino Creazzo: in s.r. 11 degrado come a Piazza Castello e Villaggio del Sole
Mercoledi 13 Maggio 2015 alle 14:55 | 0 commenti
Nell'esprimere la nostra solidarietà al Comitato "Il Villaggio che non dorme", ed al Comitato di Piazza Castello, desideriamo segnalare una situazione di degrado ed abbandono che attualmente sta interessando i residenti nelle vicinanze della S.R. 11 nella zona che va da Vicenza  verso Olmo.
Nel tratto della S.R 11 che dalla località di Ponte Alto (VI) porta ad Olmo e che interessa le aree comunali di Vicenza e Creazzo, si sono instaurate, nel corso degli anni, gravissime situazioni di degrado e di illegalità che creano un intollerabile e dannoso disagio per il riposo notturno, la vivibilità , la sicurezza e la salute dei residenti.
Vi sono nella zona una consistente attività di sfruttamento della prostituzione di strada, una presenza sempre più espansiva e senza regole di bar,  locali notturni e punti di ristoro mobili e notturni.
Tutto ciò è accompagnato da musica a livelli sonori altissimi, intollerabili rumori e schiamazzi che di notte impediscono di riposare, sporcizia di ogni genere nelle aree pubbliche e private, assembramenti pericolosi di persone anche in stato di alterazione da alcool e droga, scambio di sostanze stupefacenti, paura e pericolosità nell'accesso alle abitazioni ed alle aree private, risse: risultano evidenti i persistenti quotidiani pericoli e disagi per i cittadini residenti che vedono lesi i loro universali e riconosciuti diritti al riposo notturno, alla salute, alla sicurezza ed alla vivibilità .
Vorremmo sottolineare che il diritto alla salute prevale anche sul diritto alla libertà economica e che la Corte di Cassazione ha stabilito che risponde penalmente del reato di disturbo alla quiete pubblica, previsto e sanzionato dal Codice Penale, il gestore di un pubblico esercizio per gli schiamazzi ed i rumori molesti provocati dai clienti, anche al di fuori dei locali, in quanto la relativa responsabilità è ascrivibile, in via diretta, alla presenza della sua attività .
La diretta competenza e responsabilità dell'area fa capo all'Amministrazione Comunale di Vicenza alla quale ci siamo più volte rivolti nel corso degli anni con ripetute e circostanziate richieste di incontri ed interventi: né il Sindaco di Vicenza, né l’ Assessore Dalla Pozza, né il Comandante della Polizia locale si sono mai degnati di rispondere.
Qualche tipo di intervento vi è stato solo contro la prostituzione di strada, ma si è dimostrato inefficace, mentre nessun rimedio è stato mai preso in considerazione per combattere gli effetti devastanti della mala movida notturna.Â
Nel corso degli anni è risultato così evidente che da parte delle Autorità preposte, delle Forze dell’Ordine e della Polizia Urbana di Vicenza  non è corrisposta una adeguata e coordinata attività idonea a preservare i diritti dei cittadini, rendendo sempre più evidente lo stato di un territorio privo dei necessari sistemi di prevenzione, presidio e controllo per il rispetto della legalità .
Anche l'alto volume della musica proveniente dalla discoteca Villa Bonin in zona Fiera arriva a creare disturbo al riposo notturno di molti cittadini: da anni, d’estate,  la sua musica viene sentita fino ad Altavilla, nel silenzio assordante delle Autorità competenti.
L'annunciato trasferimento del locale notturno VICTORY con ampliamento dell'attività di Villa Bonin, se non vengono prese le adeguate e necessarie deliberazioni in termini di regole, di prevenzione e di sanzioni, può far crescere il livello di intollerabilità da parte dei residenti della zona.
Chiediamo alle Autorità preposte di intervenire finalmente in modo radicale, ampio, veloce e coordinato senza il consueto scarico di responsabilità e competenze che serve solo a far niente ed a peggiorare la già grave situazione.
Ciò è possibile, basta volerlo.
Non si dica che il problema non esiste, che è tutto sotto controllo, che ci sono state sanzioni, che non ci sono le risorse per fare di più, perché non crediamo sia vero.
Il dubbio è che si voglia anteporre gli interessi di qualcuno a scapito delle persone e delle famiglie che da anni sono private dei loro diritti al riposo notturno, alla salute, al vivere civile ed alla sicurezza.
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