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Come il web ha cambiato l'artigianato vicentino e il Made in Italy

Di VicenzaPiù Giovedi 5 Luglio 2018 alle 16:00 | non commentabile

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Spesso Amazon è stato rappresentato a tinte tutt'altro che positive dai vari siti di business online. Un octopus capace di ingoiare nella sua insaziabile sete di estensione i piccoli retailer. Una gigantesca piovra le cui ramificazioni stanno diventando sempre più pervasive nella vita quotidiana di ognuno di noi. A farne le spese soprattutto le piccole e medie imprese che nello spazio digitale si trovano costrette a scendere a patti con il gigante USA se vogliono sopravvivere. Eppure una descrizione a tinte così forti sembra essere imprecisa e maliziosa visto che alle imprese artigiane vicentine il marketplace più famoso del mondo ha offerto opportunità inaspettate per la vendita online e per la promozione dell'artigianato di qualità.

Già da qualche anno infatti gli artigiani vicentini hanno trovato su Amazon una vetrina privilegiata per la promozione e commercializzazione dei loro prodotti. Non solo, visto che l'inserimento all'interno del portale statunitense ha previsto anche un percorso di formazione, la possibilità di realizzare portfolio dei prodotti in vendita, così come traduzioni in inglese, tedesco e giapponese. Un servizio ad hoc per l'artigianato vicentino promosso da Confartigianato Vicenza per il sostegno delle piccole e medie imprese e delle eccellenze regionali.

Questa esperienza si è dimostrata particolarmente positiva per aziende vicentine come la Venetiaurum che hanno beneficiato di una vetrina privilegiata come la piattaforma Amazon per la commercializzazione dei loro prodotti. Si tratta nel caso specifico di accessori in argento e vetro di Murano unici e di alta qualità artigianale che rispecchiano al meglio le eccellenze del territorio. Il mostro cattivo si è dimostrato un alleato importante per il successo economico delle piccole e medie imprese tanto che grazie al cosiddetto effetto Amazon le aziende italiane presenti sulla piattaforma hanno registrato un tasso di crescita del 135%. In Piemonte ad esempio le imprese che hanno seguito la strategia di quelle vicentine hanno visto una crescita dei propri affari del 40%. La piattaforma funziona, dunque e i benefici che le imprese ne possono trarre sono numerosi.

Amazon non è però l'unica strada possibile per dare visibilità e promuovere le eccellenze artigiane locali. Se da un lato il bisogno di fare rete è fondamentale per l'export delle piccole e medie aziende, dall'altro i portali proprietari rappresentano una vetrina unica per creare una relazione più intima e di fiducia con i propri clienti. In questo rapporto B2C (business to consumer) la brand identity rappresenta una risorsa imprescindibile da cui partire.

Sempre più aziende cercano attraverso blog, iniziative spot per la promozione e la vendita, così come con strumenti di visual e digital storytelling di dare valore e unicità ai propri prodotti uscendo dalla logica dei grandi portali come Amazon. Oggi la rete mette a disposizione numerosi strumenti per raggiungere le tanto agognate buyer personas, vale a dire i clienti di riferimento. E in questo contesto una delle fasi più delicate è quella della spedizione. Oggi questo processo può essere svolto con un semplice click da piattaforme come Packlink, che comparano le tariffe dei corrieri espressi internazionali e nazionali come SDA. Il corriere del gruppo Poste Italiane ha sviluppato servizi specifici per gli e-commerce, che vanno incontro alle esigenze delle imprese che vendono online. I servizi del corriere SDA su Packlink sono ancora più convenienti e facilmente accessibili online, diventando una risorsa in più capace di dare un valore aggiunto all'azienda. La soddisfazione del cliente di vedersi recapitare la merce intatta e secondo i tempi previsti dà autorevolezza e affidabilità al sito di e-commerce.

Se la logistica diventa facilmente gestibile grazie a piattaforme come Packlink, la relazione stessa con il cliente è più facile nel sito di proprietà che non con i grandi marketplace come Amazon, Ebay o Alibaba, privi di una loro identità individuale.

Il racconto aziendale che sia fatto attraverso il blog o con strumenti ad hoc che la rete mette a disposizione, può essere portato avanti in un sito di proprietà che conferisce all'azienda un volto umano: rassicurante e accogliente. È questo che sempre più cercano i clienti. Una tendenza che dal mondo fisico, prendiamo come esempio il negozio locale che vende prodotti dell'artigianato vicentino di qualità, allo spazio digitale all'interno del quale quello stesso negozio definisce se stesso attraverso il racconto aziendale. L'impresa diventa così riconoscibile agli occhi del cliente per la sua unicità oltre che naturalmente per la qualità dei prodotti che vende.

È questo volto a costituire del resto uno dei valori aggiunti del Made in Italy ed è proprio questo che piattaforme come Amazon hanno cercato di integrare al proprio interno in progetti come il portale Made in Italy del colosso statunitense. Ben venga quindi la crescita economica grazie ad Amazon, ma per le piccole e medie imprese vicentine e italiane diventa anche necessario uscire dalla logica dei grandi marketplace per dare valore alla propria identità e all'unicità dei prodotti che vendono.

 






Commenti degli utenti

Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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