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Combustione sterpaglie e ramaglie in loco: la norma veneta diventa nazionale

Di Redazione VicenzaPiù Mercoledi 18 Giugno 2014 alle 18:11 | 0 commenti

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Coldiretti Vicenza - Il Consiglio regionale del Veneto apre la strada ad una norma che ora è di valenza nazionale. Il Decreto Ambiente emanato nei giorni scorsi, infatti, rende possibile consumare con il fuoco in loco sterpaglie e ramaglie derivanti da sfalci, potature o ripuliture dei fondi agricoli e forestali.

L’articolo, proposto dal Consiglio regionale del Veneto lo scorso 20 marzo 2014 in Finanziaria regionale, è stato impugnato a Roma, perché assimilabile alla normativa ambientale in materia di rifiuti, quindi di competenza nazionale e non regionale. Trattandosi di una prassi necessaria in campo agricolo e forestale, utilizzata da sempre non solo in Veneto, ma in tutta la Penisola, il Governo, grazie anche all’interessamento del sottosegretario Barbara Degani, l'ha introdotta nel Decreto ambiente. “Una norma di buon senso – commenta il presidente provinciale di Coldiretti Vicenza, Martino Cerantola – e che va nella direzione del taglio alla burocrazia che da sempre impone agli imprenditori agricoli di stare con la testa china sulle carte per un terzo del tempo impiegato nell’attività. Un bel sospiro di sollievo, dunque, che consente alla nostra categoria di evitare di trattare i resti di sfalci e potature come rifiuti veri e propri”. Di fatto nel Decreto sterpaglie e ramaglie possono non essere considerate rifiuti da smaltire e quindi da tracciare, ma si possono “consumare” con il fuoco in loco. Due le limitazioni: in piccole quantità giornaliere e quindi entro i tre metri steri per ettaro (metro stero è la quantità di legna accatastata nello spazio di un metro cubo, ndr) ed in periodi ed orari individuati da apposite ordinanze del Sindaco competente per territorio. Inoltre la norma impone un’altra limitazione: “nei periodi di massimo rischio per gli incendi boschivi, dichiarati dalle Regioni, la combustione di residui vegetali agricoli e forestali è sempre vietata”.

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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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