Il Com in Aim lancia di fatto il cessato allarme maltempo
Venerdi 17 Maggio 2013 alle 14:28 | 0 commenti
Se l'asta del livello dell'acqua questa volta è stata posta sotto il record drammatico del passato fermandosi a 5m e 71 cm, la seconda gobba della piena è in arrivo ma è ancora più bassa. Il livello previsto è di 5 m e 50 cm con previsioni di maltempo sempre più ottimistiche dalvo un momentaneo peggioramento domenica. Quindi è cessato allarme di fatto, anche quello ufficiale verrà diramato più tardi.
Questo il succo della comunicazione che sta dando il sindaco con i suoi collaboratori del Com in Aim sugli effetti e sulle previsioni del maltempo che questa volta ha comportato l'allagamento di 3,7 kmq di territorio, il 50% in più del 2012, ma, ovviamente, solo il 20% circa dell'area colpita il tragico novembre del 2010.
Le difficoltà maggiori di smaltimento li ha registrati il Retrone che è rimasto appena sotto la soglia dell'esondazione a causa di una massa d'acqua al di sopra dei vecchi picchi negativi, come quello del 31 ottobre 2010.
E alle piogge trasformatesi ieri in "bomba d'acqua"  il sindaco attribuisce le maggiori responsabilità dei nuovi fatti esondativi mentre al potenziamento e al rifacimento del vecchio sistema fognario, dice Variati, dovrà seriamente pensare l'amministrazione che verrà .
In sala, tra i colleghi, c'è chi storce il naso sulla scarsa attenzione prestata in campagna elettorale  al dissesto del territorio e prevede interventi al riguardo stasera da parte di Beppe Grillo, atteso in poazza dei Signori per le 20.30.
Come esempio del buon lavoro svolto è stata,  comunque, citata la "tenuta" del sottopasso critico dello stadio.Â
Sono presenti all'incontro con la stampa, oltre al sindaco Achille Variati e all'assessore Pierangelo Cangini per l'amministrazione, Vianello e Ledda per il gruppo Aim, il meteroologo Rabito, Galiazzo per la Protezione civile e Guzzo per Acque Vicentine.
Se al momento non è possibile fare valutazioni dei danni, è tornata alla luce la questione posta dai proprietari dei terreni di Caldogno da destinare al bacino di laminazione (Andrea Priante, il collega del CorVeneto ha sottolineato come la ripetività degli eventi sembrerebbe dar ragione ai proprietari che vogliono non una servitù ma un esproprio definitivo dei loro terreni).
Pubblicheremo a seguite i dettagli sulle operazioni di soccorso e assistenza, effettuate anche grazie al consueto e meritorio apporto dei volontari, oltre che sui danni alle cose.
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