Coldiretti Vicenza: con il taglio delle tasse l’agricoltura riprende fiato
Giovedi 5 Novembre 2015 alle 17:06 | 0 commenti
Coldiretti Vicenza
Il taglio delle tasse agli agricoltori veri equivale ad un aumento della ricchezza per l’intero Paese. L’economia nazionale, in gran parte incentrata sul settore primario, ne ricaverà un immediato e tangibile vantaggio. “Sono stati rispettati gli impegni assunti relativamente al taglio delle tasse per chi vive di agricoltura, che viene esentato dal pagamento dell’Imu e dell’Irap, come avevano annunciato il presidente del Consiglio Matteo Renzi ed il ministro dell’Agricoltura Maurizio Martina all’incontro con i trentamila della Coldiretti ad Expo il 15 settembre scorso, in occasione della Giornata dell'agricoltura italianaâ€.È grande la soddisfazione del presidente provinciale di Coldiretti Vicenza Martino Cerantola e del direttore Roberto Palù, che intravedono gli immediati effetti della manovra contenuta nel disegno di legge di stabilità 2016 sul settore agricolo: “che prevede, tra l’altro, l’azzeramento dell’Irap e la cancellazione dell’Imu per i coltivatori diretti e gli imprenditori agricoli professionali, sia sui terreni in pianura che nelle aree montane, dove è stata tolta a tutti. La riduzione degli oneri fiscali consente alle imprese agricole professionali di recuperare risorse per gli investimenti finalizzati all’innovazione ed alla crescita dell’occupazione in un settore particolarmente dinamico come l'agroalimentare made in Italyâ€. È positiva, dunque, la circostanza per la quale, dopo alcuni anni in cui sono stati chiesti sacrifici all’agricoltura (dalle modifiche alle disposizioni Imu alla forte diminuzione delle assegnazioni di gasolio agevolato), per la prima volta vengono assegnate risorse finanziarie e, soprattutto, viene ridotto il carico impositivo sul settore. “La prevista e positiva esenzione dall’Imu per i terreni agricoli in pianura, esclusivamente per quelli posseduti e condotti dai soggetti professionali va estesa anche ai terreni concessi in affitto almeno in ambito familiare. Sono da valutare positivamente – concludono Cerantola e Palù - l’esenzione dall’Irap per le imprese che esercitano le attività agricole titolari di reddito agrario e l’incremento delle percentuali di compensazione Iva per i prodotti lattiero caseari all’8,80 al 10 per centoâ€. Coldiretti evidenzia l’esigenza di prevedere un analogo incremento delle percentuali di compensazione dell’Iva per le cessioni di animali vivi, che consentirebbe di sostenere le imprese di allevamento rispetto alle gravi difficoltà reddituali dovute alla crisi dell’intero settore zootecnico, peraltro destinate ad aggravarsi a seguito degli allarmi lanciati dallo studio dell’Oms sulle carni rosse e quelle lavorate.
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