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Coldiretti: vicentini a casa per Capodanno ed in tavola solo le tipicità, tra cui 90 tonnellate di cotechino

Di Comunicati Stampa Domenica 1 Gennaio 2017 alle 10:59 | 0 commenti

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È stato un Capodanno all’insegna della tradizione e delle buone vecchie abitudini, con un brindisi di buon auspicio con Durello e Prosecco e, subito dopo, il benaugurale piattino di lenticchie e cotechino. Una tavola non povera, tuttavia, ha salutato il vecchio anno, per lasciare spazio ad un 2017 generoso e felice, con una spesa media per il cenone di 80 euro. Almeno tre vicentini su quattro hanno consumato a casa il cenone di fine anno, mentre tra chi ha scelto di mangiare fuori, il 15 per cento, è andato al ristorante ed il 3% ha preferito l’agriturismo o altro.

È quanto emerge da un’indagine Coldiretti/Ixe’ in vista del capodanno per il quale si prevede che saranno destinati alla tavola in media 80 euro a famiglia. “Spumante, ma anche Durello e Prosecco – commentano il presidente provinciale di Coldiretti Vicenza, Martino Cerantola ed il direttore Roberto Palù – sono i vini più utilizzati dai vicentini per il cenone del trapasso dal vecchio al nuovo anno. Ma subito dopo la mezzanotte, per l’auspicio di un buon 2017, sono stati immediatamente serviti lenticchie e cotechino”.

Non sono mancati le tradizionali lasagne al forno, il baccalà ed altro pesce tipico della cucina, così come lo zampone. Decisamente inferiori rispetto agli scorsi anni ostriche e caviali, così come le altre pietanze esterofile, a favore del made in Italy e di tutti quei piatti che contribuiscono a creare l’atmosfera ed a fare festa. Resiste il salmone presente in oltre la metà dei menu, ma forte è la presenza del pesce locale, con in testa vongole ed alici, per le quali si assiste ad una vera riscossa sulle tavole. Notevole la presenza del cotechino in tre tavole su quattro. Si stima che siano stati serviti oltre 90 mila chili di cotechini e zamponi, con una netta preferenza per i primi. “Il made in Italy ha vinto – concludono il presidente Cerantola ed il direttore Palù – e ad abbracciare il cotechino, nella totalità dei piatti c’erano le ben note lenticchie del Castelluccio di Norcia Igp. E tra le importanti novità di quest’anno, molti consumatori hanno deciso di dedicare dello spazio alla solidarietà, acquistando nei mercati di Campagna Amica, aperti per l’occasione anche l’ultimo dell’anno, prodotti tipici dei territori colpiti dal sisma”.


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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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