Coldiretti: vergognosa la sospensione delle ricerche per l'orso M4
Domenica 14 Settembre 2014 alle 18:41 | 0 commenti
Coldiretti Vicenza - “Apprendiamo con stupore la decisione dei vertici del Corpo forestale dello Stato di sospendere le ricerche dell’orso M4, dopo il grande clamore suscitato dalla morte di Daniza. Fermo restando il profondo dispiacere per le circostanze, in via di chiarimento da parte delle autorità competenti, che hanno portato alla morte dell’orsa trentina, riteniamo opportuno che non venga interrotta l’attività di ricerca e monitoraggio di M4â€.
Con queste parole il presidente provinciale di Coldiretti Vicenza, Martino Cerantola, interviene sulla discutibile decisione dei vertici della Forestale di sospendere le ricerche di M4. “In due mesi e mezzo il lavoro dei forestali sull’Altopiano non è stato proficuo – prosegue il presidente Martino Cerantola – e non sono riusciti a dar seguito all’installazione del radiocollare autorizzata dal Ministero per il monitoraggio degli spostamenti del plantigrado. Ciò che emerge, purtroppo, è la scarsa propensione dei vertici del Corpo forestale dello Stato di assumersi responsabilità , con conseguenze che si riflettono sulla collettività e, nel caso dell’orso che sull’Altopiano ha predato una trentina di tra vacche, vitelli, asini e pecore, sugli allevamenti che generano economia in un’area altrimenti destinata all’abbandono. Un abbandono sul quale si rifletterà a lungo, a partire dalla prossima stagione monticatoriaâ€. Appare evidente, considerati gli ultimi due mesi inutilmente trascorsi, che i Forestali non si sono mai prodigati nell’effettuare un’attività di ricerca accurata. “Trasferire l’eventuale responsabilità sulla Provincia, attraverso la competente squadra di Polizia, come hanno annunciato i Forestali – conclude il presidente Martino Cerantola – denota l’esclusiva volontà di trasferire ad altri le proprie responsabilità e l’incapacità di proporre delle soluzioni allo specifico problema che perdura da mesi. Si dovrà aprire una discussione più ampia, nelle sedi opportune, affinché il personale dirigente, da cui dipende l’attività nei territori, svolga i propri compiti con maggior senso etico e di responsabilità , non perdendo di vista il bene della comunità e delle aziende che ne fanno parte integrande e contribuiscono al suo sviluppoâ€.
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