Quotidiano | Categorie: Agricoltura

Coldiretti, l’agroalimentare vicentino vale oltre tre miliardi di euro

Di Emma Reda Mercoledi 13 Gennaio 2016 alle 13:00 | 0 commenti

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La Coldiretti di Vicenza, in occasione del protocollo d'intesa "Diamo credito all'agroalimentare italiano", afferma, tramite le parole del presidente provinciale Martino Cerantola, che l'agroalimentare vicentino vale almeno tre miliardi di euro. Un settore che fa da traino all'economia italiana, anche per l'immagine positiva di qualità che il Made in Italy possiede.

Coldiretti Vicenza
“L’agroalimentare è una potenza e va rispettato e valorizzato in ogni modo, perché significa dare ossigeno alle aziende ed all’economia dei territori, ma anche valorizzare le bellezze e la storia dei nostri luoghi, che tutto il mondo ci invidia”. Con queste parole il presidente provinciale di Coldiretti Vicenza, Martino Cerantola evidenzia il fatto che l’agroalimentare vicentino vale almeno tre miliardi di euro su un fatturato italiano di settore che, nell’anno di Expo, raggiunge i 135 miliardi sotto la spinta del record storico delle esportazioni e della ripresa dei consumi interni. È quanto emerge da un’analisi di Coldiretti presentata in occasione della firma del protocollo d'intesa “Diamo credito all'agroalimentare italiano” tra il ministero delle Politiche agricole e forestali e Intesa San Paolo alla presenza del presidente del Consiglio Matteo Renzi. L’agroalimentare è il secondo comparto manifatturiero made in Italy che svolge però - sottolinea la Coldiretti - un effetto traino unico sull’intera economia per l’impatto positivo di immagine sui mercati esteri dove il cibo Made in Italy è sinonimo di qualità. Le esportazioni nel 2015 ammontano a circa 36 miliardi di euro e la fame d’Italia all’estero si è fatta sentire con aumenti dall’11% per l’ortofrutta al 10 % per l’olio di oliva dal 9% per la pasta al 6% per il vino. “La svolta si è fatta sentire anche nei nostri territori – prosegue il presidente Cerantola - dove è tornata la dieta mediterranea con un aumento che va dal 4% negli acquisti di frutta al 17% per quelli di olio di oliva, ma cresce anche la spesa , per pesce (+5%), ortaggi freschi e pasta secca (+1%), in netta controtendenza rispetto agli anni della crisi dove si era registrato un drastico crollo. I consumi alimentari degli italiani nel 2015, dopo sette anni di calo, tornano a salire con un deciso orientamento a privilegiare cibi salutari per una maggiore consapevolezza dello stretto rapporto tra alimentazione e benessere”. Una domanda di qualità e distintività, quindi, che potrà essere sostenuta sul piano produttivo anche dagli importanti investimenti realizzabili da quest’anno con l’approvazione da parte della Commissione Europea dei Piani di sviluppo rurale, che rendono possibili interventi regionali per l’insediamento dei giovani, l’ammodernamento delle imprese o il sostegno delle filiere corte. “Ci siamo attivati con impegno su questo determinante versante di crescita – conclude il presidente Cerantola – per un più facile accesso al credito con Creditagri Italia, la “finanziaria degli agricoltori italiani” promossa da Coldiretti e che offre servizi creditizi e tecnico-finanziari a beneficio delle nostre imprese agricole, agroalimentari, cooperative e società agroindustriali. Abbiamo di fronte un’occasione irripetibile per sostenere il grande sforzo di rinnovamento dell’agricoltura e la competitività delle imprese, nel cui quadro, appare determinante il dialogo con la pubblica amministrazione ed il sistema bancario per rendere più agevole e veloce l’accesso alle misure”.


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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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