Coldiretti: autunno caldo, inverno mite, cambiamenti climatici sono innegabili
Domenica 20 Dicembre 2015 alle 21:17 | 0 commenti
Coldiretti Vicenza
Autunno caldo, precipitazioni assenti e neve inesistente in montagna. Sono i chiari segnali di un clima profondamente mutato, con effetti significativi sull’ambiente e sulle produzioni agricole in genere, nonché sulla vivibilità dei territori. Prova ne sono, evidentemente, le numerose ordinanze antismog disposte da numerosi Comuni. Il primo giorno d’inverno, dopo un autunno pazzo, dal punto di vista climatologico si classifica come il più caldo di sempre, con una temperatura combinata della terra e della superficie degli oceani superiore di 0,96 gradi la media del ventesimo secolo.
“L’anomalia è evidente nel nostro territorio – commenta il presidente provinciale di Coldiretti Vicenza, Martino Cerantola – dove, dopo un novembre con temperature massime di 2,5 gradi in più rispetto alla media, a dicembre la colonnina di mercurio è stata superiore di 2,3 gradi. Ma accanto a temperature elevate si registra un’insolita mancanza di pioggia: a dicembre è caduto il 91% di acqua in meno rispetto alla media del periodo, dopo un mese di novembre con piogge del tutto assenti nel Vicentinoâ€. Siccità e smog vanno a braccetto e rappresentano una preoccupante situazione. “Una situazione – conclude il presidente Cerantola – che sta provocando una preoccupazione diffusa anche in campagna per la siccità a causa dello stato dei principali bacini idrici e dei terreni, anche perché sta mancando la neve, che rappresenta una fondamentale scorta per le riserve idriche. L’acqua è necessaria per ristabilire le risorse idriche indispensabili nella fase di crescita delle coltivazioni e diffusa in tutta la Penisolaâ€.
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