Cna:lavori riqualificazione, no a ritenuta 10%
Sabato 31 Luglio 2010 alle 15:03 | 0 commenti
Cna Vicenza - Appello di Cna Vicenza: la ritenuta del 10% sui lavori di riqualificazione energetica contenuta in finanziaria deve essere modificata
"Con questo nuovo balzello il Governo impedisce alle piccole imprese e agli artigiani di lavorare in uno dei pochi settori promettenti, come quello della riqualificazione edilizia. E in un momento di difficoltà economica questo è ancora più grave. Dobbiamo chiedere la modifica di una legge troppo penalizzante".
Silvano Scandian, Presidente di CNA Vicenza, fa appello alle altre associazioni di categoria per chiedere la modifica dell'art. 25 della Manovra Finanziaria, ormai diventata definitivamente legge, che inserisce una ritenuta alla fonte del 10%, a titolo di acconto d'imposta, sui pagamenti alle opere di riqualificazione edilizia e di risparmio energetico.
"E' una presa in giro - prosegue Scandian - si dà con una mano e con l'altra si toglie. Le imprese hanno bisogno di iniziative di sostegno vere non di campagne di marketing. Una volta di più per una regione come il Veneto, che tanto sta investendo nel solare e nella svolta green di molte sue imprese. La norma contenuta è fortemente penalizzante per le imprese e per i consumatori. Le prime vedranno assottigliarsi i propri margini di guadagno proprio in un periodo di difficile accesso al credito, i secondi troveranno sempre meno aziende disposte ad operare gli interventi per cui sono previsti le detrazioni".
L'articolo 25 della manovra finanziaria istituisce infatti una nuova ritenuta alla fonte del 10%, operata dalle banche e dalle Poste, sui bonifici con i quali i beneficiari delle agevolazioni fiscali (55% riqualificazioni energetiche, 36% ristrutturazioni) sono obbligati a pagare le imprese esecutrici dei lavori.
"Credono così di combattere il lavoro nero - prosegue Scandian - ma è vero il contrario. Con questa norma si istituisce un'ulteriore anticipazione del prelievo fiscale su di un reddito per cui sono stati già previsti i normali acconti d'imposta IRPEF di maggio e novembre 2010. Tutto questo senza apportare alcun contributo effettivo alla lotta all'evasione fiscale. L'amministrazione finanziaria, infatti, possiede già tutti gli elementi per eseguire i controlli incrociando le informazioni inviate, in ogni caso, dai cittadini per ottenere tali agevolazioni".
Questa tassa occulta deve essere cancellata o drasticamente ridotta, secondo Scandian, diversamente le migliaia di piccole aziende e impiantisti che lavorano verranno schiacciate dall'impossibilità di fronteggiare un forte assottigliamento dei margini.
"Il settore delle costruzioni conta nella provincia di Vicenza oltre 9mila e 800 aziende, tra artigiani che lavorano nella Costruzione di edifici , Ingegneria civile e nel settori di Lavori di costruzione specializzati.
"Tanti artigiani e piccoli imprenditori del comparto costruzioni - ha commentato il presidente di CNA Vicenza settore Costruzioni, Marcello Splendore - combattono già con margini risucati e non possono permettersi di rinunciare al 10% di ogni fattura al momento del bonifico. I materiali utilizzati, panelli solari, finestre ad alta tenuta, caldaie a bassi consumi, isolanti, mattoni in materiali speciali, spesso incidono il 70/80 % sui costi e che a volte il margine di guadagno per l'imprenditore edile o per l'impiantista è perfino inferiore ad un decimo del valore del lavoro. A questo punto, se il guadagno viene di fatto posticipato di 12/18 mesi sotto forma di credito fiscale, lavorare così diventa sconveniente."
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