CNA chiede chiarezza sull'operatività del Sistri
Venerdi 5 Agosto 2011 alle 11:46 | 0 commenti
CNA Vicenza - La confederazione degli artigiani e delle PMI reclama un confronto con i parlamentari veneti ed il presidente della Giunta regionale per chiedere un’efficace azione ed avere risposte adeguate in merito alle aspettative ed alle preoccupazioni delle imprese. Con l’approssimarsi dell’entrata in operatività del SISTRI, prevista per le prime tipologie di aziende già per il 1° settembre 2011, Rete Impresa Italia, di cui è Presidente di turno il Presidente CNA, Ivan Malavasi, ha deciso di rivolgersi nuovamente al Ministro dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, Stefania Prestigiacomo, per evidenziare i problemi e le criticità ancora aperti e irrisolti sulla praticabilità del sistema.
Con l’accordo definito in occasione dell’ultima proroga, il Ministero si era impegnato ad individuare delle soluzioni, ma a distanza di meno di un mese i dubbi persistono. In particolar modo, Rete Impresa è preoccupata per la mancata semplificazione delle procedure, il ritardo nell’attività di formazione dei soggetti, la mancata definizione di una chiara modalità operativa per le Associazioni e il permanere di molteplici disservizi nelle attività svolte dal SISTRI.
Sono sorte ulteriori criticità , tra cui una rischiosa estensione dei soggetti che possono gestire il SISTRI per conto delle imprese. Anche CNA ritiene improrogabile chiarire e rivedere in tempi utili, che consentano di effettuare la necessaria formazione, le procedure da adottare nel caso in cui si riscontri mancanza di obbligo di utilizzo del SISTRI da parte di uno o più soggetti della filiera a seguito della proroga “a scaglioniâ€. E per quanto attiene l’interoperabilità , ritiene necessario che il SISTRI dia un’attenzione particolare alle software house che finora hanno così positivamente e professionalmente lavorato e collaborato.
In questi giorni si stanno svolgendo le prove di verifica del sistema da parte delle attività di trasporto, ma l’attuale situazione, che secondo CNA ha generato e continua a generare un profondo disorientamento tra le imprese e gli associati, richiede delle soluzioni tempestive per poter trasferire definitivamente sul territorio i contenuti procedurali della delicata fase operativa e creare i necessari presupposti per un quadro normativo completo e ben definito.
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