Classica più Jazz: una fusione all'insegna della Spagna alle Settimane Musicali di Vicenza

Di Redazione VicenzaPiù Lunedi 10 Giugno 2013 alle 14:18 | 0 commenti

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Settimane Musicali al Teatro Olimpico di Vicenza - Il fitto calendario delle Settimane Musicali al Teatro Olimpico di Vicenza prosegue con un appuntamento speciale, intitolato “Mozart e la Follia”. Tre interpreti d’eccezione, provenienti da ambiti musicali differenti, uniranno le loro esperienze all’insegna di un itinerario musicale insolito e sperimentale. A salire sul palco dell’Olimpico saranno la violinista italo-armena Sonig Tchakerian, il sassofonista Pietro Tonolo e il pianista Paolo Birro.

Il concerto si terrà venerdì 14 giugno 2013, ore 21.00, presso il Teatro Olimpico di Vicenza, e sarà preceduto, alle ore 19.00, presso l’Odeo del Teatro Olimpico, da una Conversazione con Lorenzo Arruga e gli interpreti della serata.

I timbri del violino, del sassofono e del pianoforte si mescoleranno in un programma molto ricco, ispirato al tema della Spagna, filo conduttore, insieme a Mozart, del Festival di quest’anno. La serata si aprirà sulle note di musicisti italiani d’oggi: Cuna di Rossano Emili, Don Juan Fandango di Roberto Soggetti, Gigabyte di Roberto Rossi, Cinquecentosedici di Leveratto, Andalusa di Riccardo Zegna. Sarà poi la volta di un brano ottocentesco, la Romanza Andalusa op. 22 n.1 di Pablo De Sarasate, al quale seguirà un’altra serie di composizioni contemporanee: Habanerian di Stefano Bellon, Canciòn di Giampaolo Casati, Flamenco Sketches di Miles Davis. Chiuderà il programma una composizione di Pietro Tonolo intitolata Follia.

Nato a Noventa Vicentina (VI) nel 1962, nel 1987 Paolo Birro ha conseguito il diploma in pianoforte presso il Conservatorio di Vicenza sotto la guida del maestro Carlo Mazzoli, ottenendo il massimo dei voti, la lode e la menzione d’onore. Nel 1992 in trio con Sandro Gibellini e Mauro Negri si classifica al primo posto nel Concorso Internazionale di Barga Jazz. Nel 1996 è stato nominato “Miglior Nuovo Talento” nel referendum della critica specializzata indetto dalla rivista “Musica Jazz”. Collaborazioni con Lee Konitz, Ruud Brink, Scott Hamilton, Buddy De Franco, Art Farmer, Johnny Griffin, Gianni Basso, Maurizio Gianmarco, Enrico Rava, Gianni Cazzola, Maurizio Caldura, Erwin Vann, Claudio Fasoli, Aldo Romano, Richard Galliano, Mauro Negri, Sandro Gibellini, Pietro Tonolo, Marco Tamburini, Robert Bonisolo, Tiziana Ghiglioni, Paolo Fresu, Carlo Boccadoro, Eliot Zigmund,Bobby Watson, Ronnie Cuber, Harry Allen, Tom Kirkpatrick, Charles Davis, Chuck Israels. Festival e rassegne: Umbria Jazz, New Conversation (Vicenza-Teatro Olimpico), Toscana Jazz, Progetto Jazz (Cremona), Ancona, Verona, Reggio Emilia, Musicus Concentus (Firenze), Iseo, Clusone, Milano Estate, Riva del Garda, Venezia Suona, Siena Jazz ecc. Concerti in Svizzera, Austria, Germania, Israele, Francia, Spagna, Etiopia,Grecia, Canada. Ha partecipato a trasmissioni radiofoniche per Radio3 RAI. Ha tenuto stages di pianoforte jazz, improvvisazione e musica d’insieme (Perugia Classico, Corsi estivi a Loano, Laboratori di Musica Jazz a Feltre, Civici Corsi di Jazz del Comune di Milano, Seminari Senesi di Musica Jazz) e dal 2003 è docente presso il Conservatorio di Vicenza. È autore (insieme a Rossano Sportiello) del volume “Master in Piano Jazz” edito da Ricordi e ha scritto articoli pubblicati sulle riviste Musica Oggi e JazzIt. Ha registrato numerosi dischi come solista, leader e come sideman.

 

Sonig Tchakerian è un personaggio inconfondibile nel panorama concertistico internazionale. Il suo carattere unisce all'umiltà meticolosa nello studio, l’ardimento nell’interpretazione dove non vuole alcuna nota inerte, né una pausa o un fraseggio, vivendo in prima persona il linguaggio e le scelte degli autori. Per questo, nella trasmissione L’infedele, il brillante pianista iraniano Ramin Bahrami l’ha presentata come una protagonista di quella libertà pur rigorosa che caratterizza “il nuovo Bach”. Di Bach da poche settimane è uscita per la Decca l’incisione integrale della Sonate e Partite per violino solo: Sonig vi è arrivata per un percorso con i grandi classici e  dalla messa a fuoco di opere fatte di pezzi diversissimi quasi segretamente uniti. Così l’incisione precedente è dedicata ai 24 Capricci di Paganini, dove ha maturato quel dominio del virtuosismo più ardito che carica la furia o l'abbandono, poi offerto in Bach. Il “fascino soggiogante, il carismatico rigore morale e la potente bellezza d'una capacità tutta sua d'affondare il fraseggio” (Lorenzo Arruga) non è per lei un punto d'arrivo; vive con un’inquieta voglia di cercare oltre, esplorare cose nuove. Se fin da bambina ha imparato a imporsi con l’archetto e con l’esistenza sotto la guida del padre, carismatico medico e violinista; se ha potuto godere di grandi maestri diversissimi, come Accardo e Milstein, e ha creato esperienze intense e coraggiose come la direzione, insieme al marito Titta Rigon - pianista e direttore d'orchestra - delle Settimane Musicali al Teatro Olimpico, suonando con artisti famosi o divenuti tali; e infine se ha il crisma della classicità ufficiale insegnando violino nella scuola di alto perfezionamento dell'Accademia di Santa Cecilia in Roma, oggi ha aperto anche  nuovi percorsi: una performance di Bach a confronto con le sacre pagine di Anselmo d’Aosta; un’avventura oltre il confine del jazz con strumentisti spericolati come il sassofonista Pietro Tonolo e il pianista Paolo Birro; un viaggio di concerti e incontri alla riscoperta delle origini armene...  Radici e futuro, per lei due realtà da non tradire.

 

Nato a Mirano (Venezia) nel 1959, Pietro Tonolo ha iniziato a suonare jazz professionalmente attorno al ‘79, abbandonando una già intrapresa attività come violinista classico. In quel periodo si trasferisce a Milano dove collabora con alcuni tra i migliori jazzisti italiani fra cui Franco D’Andrea, Luigi Bonafede, Gianni Cazzola, Larry Nocella, Massimo Urbani. Dall’81 all’86 fa spesso parte del gruppo di Enrico Rava. Nell’estate dell’82 è nella “Gil Evans Orchestra” a fianco di musicisti quali Steve Lacy, Lew Soloff, Ray Anderson; con questa suona nell’84/85 allo “Sweet Basil” di New York e nell’87 al festival di “Umbria Jazz”. A partire dall’83 si è esibito in jazz clubs, ha dato concerti e ha partecipato a trasmissioni radiotelevisive in tutta Europa e negli Stati Uniti, sia come leader di propri gruppi che come sideman. Tra l’86 e il ‘90 raccoglie molti consensi di critica e di pubblico un intenso sodalizio con la pianista romana Rita Marcotulli, in duo o in quartetto con Enzo Pietropaoli e Roberto Gatto. Ha collaborato con Kenny Clarke, Roswell Rudd, Sal Nistico, Chet Baker (con cui ha suonato a New York nell’85) Lee Konitz, John Surman, George Lewis, Barry Altschul, Joe Chambers, Aldo Romano, Kenny Wheeler, Dave Holland, Tony Oxley, Eliot Zigmund Steve Swallow, Miroslav Vitous, Paul Motian (del cui gruppo “Electric Bebop Band” ha fatto parte dal 1999 al 2004), solo per citare alcuni nomi. Dall’88 ha collaborato con il gruppo di Henri Texier (con cui ha suonato in Francia, Italia, Messico, Cuba, Egitto, Siria), con Enrico Pieranunzi e con Giovanni Tommaso, dirigendo inoltre propri gruppi (con Piero Leveratto, Sandro Gibellini, Alfred Kramer, Roberto Rossi) e suonando e scrivendo per la big band “Keptorchestra” e per il quartetto di sassofoni “Arundo Donax”. Ha partecipato alle più importanti manifestazioni jazzistiche italiane e si è esibito al “Jazz Festival” di Berlino, al “Jazz Jamboree” di Varsavia, alla “Grand Parade du Jazz” di Nizza e ai Festivals di Parigi, Vienna, Amiens, L’Aja, North Carolina, Amburgo, Leverkusen, Ankara, Smirne, Tel Aviv, Dublino, Montreal.

 

Milanese, laureato in Storia del Teatro e diplomato in Filologia Moderna, docente nei licei milanesi, Lorenzo Arruga è stato immerso nel giornalismo nel 1968: ha tenuto la critica musicale per oltre quarant’anni in quotidiani nazionali (Il Giorno, poi Il Giornale) e nel settimanale Panorama, e ha fondato e diretto per 16 anni la rivista culturale Musica Viva. Ha scritto sette libri di storia e saggistica (l’ultimo Il teatro d’opera italiano. Una storia, Feltrinelli 2009), tre romanzi gialli (l’ultimo O dolce, strana morte, Rizzoli 2007) e un buon numero di libretti d’opera e di pièces teatrali che spesso ha messo in scena. Autore e protagonista di cicli televisivi e radiofonici, traduttore d’opere cantate nei maggiori teatri italiani, compositore di musiche di scena, regista, svolge un’imprendibile attività nelle grandi istituzioni come in spericolati luoghi alternativi, fin dal Teatro-tenda del Piccolo Teatro di Milano (1973-74) e dal Carnevale di Venezia (1982-84); l’ultimo dei quali Amare d’amore, per il Valtidone Festival 2011. Ha diretto centri di musica contemporanea, corsi e stagioni per giovani cantanti d’opera, l’orchestra Milano Classica; ha fondato “Ravenna in Festival”. Si è creato una forma di teatro che fa rivivere il teatro d’opera fra evocazione rigorosa e spregiudicato cabaret, a cui partecipa come conversatore e pianista. Dopo varie esperienza accademiche, insegna Storia del Teatro Musicale all’Università IULM di Milano.

Le Settimane Musicali al Teatro Olimpico, cui è stato assegnato il XXXI Premio Abbiati come migliore iniziativa 2011, fanno parte del grande circuito europeo di festival associati all'EFA, European Festival Association, tra cui BBC Proms, Lucerne Festival, Berliner Festspiele, Zurcher Festspiele, Prague Spring Festival e - in Italia - ROF di Pesaro, Ravenna Festival, Merano e Stresa Festival, MiTo Settembre Musica.

Le Settimane Musicali al Teatro Olimpico si avvalgono del patrocinio e del contributo del Ministero per i Beni e le Attività Culturali, della Regione del Veneto della Provincia di Vicenza del Comune di Vicenza; Un ringraziamento particolare a TDE MACNO


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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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