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Cinque giovani diaconi per la diocesi di Vicenza

Di Redazione VicenzaPiù Sabato 10 Maggio 2014 alle 00:43 | 0 commenti

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Diocesi di Vicenza  -  Domenica 11 maggio alle 16 in Cattedrale mons. Pizziol ordinerà diaconi quattro giovani studenti del Seminario diocesano: si tratta di Simone Emanuele Bonello (31 anni), Daniele Pressi (25 anni), Fabio Piva (33 anni) e Luca Lunardon (30 anni). Raffaele Refosco (27 anni) riceverà invece l'ordinazione diaconale domenica 1 giugno, nella chiesa di Sant'Andrea a Trissino, da mons. Ivo Baldi Gaburri, Vescovo di Huari (Perù).

E' in questa diocesi, infatti, che il novello diacono sarà incardinato e presterà in futuro servizio come prete. Cinque giovani, cinque esperienze di vita diverse, un'unica vocazione: servire il Signore Gesù e la sua Chiesa.
Daniele Pressi, della parrocchia di Costalunga, è entrato in Seminario in prima media. Per lui tutto è cominciato nel «vedere preti felici di essere tali». Per Fabio Piva della parrocchia di Santa Lucia di Lisiera la chiamata si è fatta sentire in modo esigente dopo le normali e quotidiane esperienze di fede in famiglia, in parrocchia, nel posto di lavoro. Anche per Simone Emanuele Bonello, della parrocchia di Campo San Martino, è stata importante l'intensa educazione alla fede ricevuta dai genitori, come sono stati importanti i vari "compagni di viaggio", in particolare quelli del Seminario, che il Signore gli ha posto accanto. Notevolmente differente l'esperienza di Raffaele Refosco, della parrocchia di San Martino di Brogliano: l'incontro con il movimento "Operazione Mato Grosso" gli ha messo nel cuore «il desiderio di andare contro la mentalità individualista del nostro tempo e di regalare la vita». Partito per il Perù nel 2008, si è scontrato con una realtà fatta di povertà, sofferenza, ingiustizia che gli ha fatto toccare con mano la precarietà dell'esistenza e l'ha spinto a «cercare risposte nell'amore di Dio». Il diaconato non è una scelta facile. Lo spiega bene Luca Lunardon, della parrocchia di Stroppari: «Da solo, contando solo sulle mie sole forze, non riuscirei a pensare a un ministero che duri tutta la vita». Ma «c'è una fedeltà che mi precede: quella di Dio». Dopo le ordinazioni delle domeniche 11 maggio e 1 giugno, questi giovani saranno diaconi solo per un anno e, poi, presbiteri? "Si, ma il diaconato è una dimensione costitutiva anche della vita del prete - rammenta mons. Carlo Guidolin, rettore del Seminario di Vicenza -. Ogni prete è sempre e innanzitutto diacono, servo, e così sarà anche per questi nostri giovani».
«Papa Francesco - continua il rettore - non smette di richiamarci alla dimensione fondamentale del servizio e della gioia, che fanno parte della fede. L'augurio, perciò, è che questi giovani diaconi abbraccino il loro ministero con gioia e con gioia lo vivano sempre, nella consapevolezza di ricevere un dono immenso e straordinario che diventa fecondo proprio mettendosi a servizio».


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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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