"Cinema Resistente": tre appuntamenti per raccontare la guerra partigiana

Di Redazione VicenzaPiù Mercoledi 11 Giugno 2014 alle 11:02 | 0 commenti

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Comune di Malo per i progetti su Luigi Meneghello - Una mini-rassegna dedicata alle pellicole che hanno raccontato la guerra partigiana. Tre film per ricordare, anche attraverso il cinema, la Resistenza. Inizierà giovedì 12 giugno alle 20.45 nell’Aula consiliare San Bernardino di Malo la sfilata di appuntamenti cinematografici intitolata “Cinema resistente”. La rassegna si inserisce all’interno degli eventi dedicati al cinquantesimo anniversario della pubblicazione dei “Piccoli maestri” di Luigi Meneghello.

Un mese di eventi, incontri e appuntamenti che fino al 13 luglio ricorderà il secondo capolavoro dello scrittore maladense, pubblicato nel marzo del 1964. Il cartellone ricco di nomi e di incontri è organizzato dall’Istituzione Culturale “Villa Clementi” del Comune di Malo.

Il primo appuntamento della rassegna “Cinema resistente” è dedicato a “Il partigiano Johnny” di Guido Chiesa (Italia/2000/135’), tratto dall’omonimo romanzo di Beppe Fenoglio. La storia è quella di Johnny, studente universitario appassionato di letteratura inglese, che dopo l’8 settembre 1943 torna in divisa nelle Langhe e si unisce prima ad una banda partigiana di comunisti e poi ad un gruppo di badogliani. Disilluso da entrambi, si ritrova a trascorrere da solo il lungo inverno del ’44.

Giovedì 19 giugno sarà invece proiettato “Terre rosse” di Dennis Dellai; la mini-rassegna terminerà giovedì 26 giugno con “I piccoli maestri” di Daniele Luchetti. Tutte le proiezioni sono ad ingresso libero ed inizieranno alle 20.45 nell’Aula consiliare San Bernardino di Malo.

Il Museo Casabianca resterà aperto tutte le domeniche dalle 10.30 alle 12.30 e dalle 15 alle 18.30 per la visita alla collezione e alla stanza di Luigi Meneghello.

Per info e prenotazioni: 0445/580600 [email protected]

nella foto dei Piccoli maestri (da destra Benedetto Galla, Lelio Spanevello, Dante Caneva, Luigi Meneghello. Da sinistra Mario Mirri e Enrico Melen. Del settimo non si conosce l’identità:  è probabilmente un infiltrato dell’Altipiano). 

 

Luigi Meneghello nasce il 16 febbraio 1922 a Malo, nel Vicentino. Dopo aver frequentato le elementari in paese e il Ginnasio - Liceo Classico “A. Pigafetta” a Vicenza, nel 1939 si iscrive alla Facoltà di Lettere e Filosofia dell'Università di Padova, conseguendo la laurea in Filosofia nel 1945 a fine guerra. Nel 1940 vive la drammatica crisi del passaggio dal fascismo e patriottismo giovanile all’antifascismo: fondamentale nel percorso che lo condurrà all’antifascismo e al Partito d’Azione l’incontro con un “prodigioso e misterioso maestro”, il giovane antifascista Antonio Giuriolo Chiamato alle armi nel gennaio del 1943, dopo l'8 settembre, contribuisce ad organizzare la resistenza armata nella provincia vicentina, ma è attivo anche nel bellunese, sull'Altipiano di Asiago e a Padova.

Nel 1947, grazie ad una borsa di studio del British Council, parte per l'Inghilterra alla volta di Reading dove rimarrà per quasi tutta la vita, con assidui ritorni in Italia. Nel 1948 sposa Katia Bleier, inseparabile compagna di vita e di lavoro. Dal 1955 al 1961 dirige la “sezione italiana” nel Dipartimento di Inglese dell'Università di Reading e nel 1961 vi fonda il Dipartimento di Studi Italiani, uno dei più prestigiosi della Gran Bretagna.

Nel 1963 pubblica il suo capolavoro Libera nos a malo, a cui segue l'anno successivo il romanzo resistenziale I piccoli maestri, poi riveduto e ripubblicato nel 1976. Si ritira dall'insegnamento nel 1980, si trasferisce con la moglie a Londra, dove si dedica completamente ai suoi studi e alla scrittura. Nel 2004, dopo la morte di Katia, Luigi Meneghello si trasferisce definitivamente a Thiene, dove muore il 26 giugno 2007. Tra le sue pubblicazioni più conosciute si ricordano anche Pomo Pero. Paralipomeni d'un libro di famiglia (1974), Fiori Italiani (1976), Bau-sète (1988), Maredè, maredè... Sondaggi nel campo della volgare eloquenza vicentina (1990).

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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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