Quotidiano | Categorie: Politica, Fatti

Cicero a don Pajarin: il degrado non è per gli ospiti in Caritas ma per chi rimane fuori per carenze dei servizi sociali vicentini

Di Note ufficiali Domenica 22 Aprile 2018 alle 17:53 | 0 commenti

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"Ringrazio don Enrico Pajarin per l'ampia serie di dati, quasi da tesi di laurea in statistica, con la quale ha voluto rispondere alle mie dichiarazioni. Prendo atto di tutte le meritorie attività svolte dalla Caritas diocesana e della rete di solidarietà vicentina, che non fanno altro che certificare proprio le mie dichiarazioni: nei pressi della sede Caritas, le scorse notti erano oltre 10 i senza fissa dimora che, alcuni in condizioni veramente difficili, hanno dormito per strada (contra' Torretti, piazza Araceli, Santa Lucia). Per strada!, non all'interno della sede Caritas.": così inizia la contro replica di Claudio Cicero (Lista 360) sul degrado nella zona.

E Cicero aggiunge: "Se non è degrado questo...E questo significa, prima di tutto, che la nostra comunità non fa abbastanza: ecco perchè le mie dichiarazioni dovrebbero essere lette per intero, specie da chi fa della solidarietà la propria ragione di vita. Ho indicato come i servizi comunali di sostegno alla marginalità (leggasi 'tra cui Albergo Cittadino') debbano essere rafforzati, per non avere persone costrette a dormire per strada. Perchè i senza fissa dimora possono essere agli occhi dei più solo "degrado" ma agli occhi degli amministratori devono invece essere un richiamo alla dignità della persona. Ed ecco quindi le mie critiche alla gestione, politica, dei servizi sociali nel Comune di Vicenza, partendo da un dato, oggettivo, di degrado attorno alla sede della Caritas. Se, come sempre più spesso accade, aumenta il numero di senza fissa dimora che dormono FUORI dalla sede della Caritas, significa che qualcosa non funziona. Con buona pace del Direttore."
Claudio Cicero, Lista 360


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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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