Quotidiano | Categorie: Fatti

‘Paesaggi delle Venezie. Storia ed economia', Ciambetti: "Un'opera che rende il giusto merito alle Tre Venezie"

Di Comunicati Stampa Martedi 7 Marzo 2017 alle 15:42 | 0 commenti

ArticleImage

E' stato presentato a palazzo Ferro-Fini il volume ‘Paesaggi delle Venezie. Storia ed economia', edito da Marsilio Editori, che il Presidente del Consiglio regionale del Veneto Roberto Ciambetti considera "un lavoro veramente complesso, di cui giustamente viene data presentazione in questo palazzo che aspira a rappresentare l'intera nostra comunità. Si tratta di un volume di cui sentivamo il bisogno, dato che riempie un vuoto, fornendo con rigore scientifico una analisi corretta del territorio delle Venezie, che per molti aspetti sono una periferia forse sconosciuta ai più, o addirittura fraintesa".

"Le Venezie - prosegue Ciambetti - rappresentano un paesaggio di un mondo che muta, frutto del lavoro e dell'intelligenza dell'uomo. E' quel paesaggio che la Costituzione, all'articolo 9 (‘La Repubblica promuove lo sviluppo della cultura e la ricerca scientifica e tecnica. Tutela il paesaggio e il patrimonio storico e artistico della Nazione'), ci invita a difendere". "Credo - chiosa il Presidente del Consiglio regionale - che lo sforzo sostenuto dall'Istituto per le Ricerche di Storia Sociale e Religiosa sia stato quello di dare concretezza a questa norma costituzionale, svelandoci antichi come nuovi orizzonti e indicandoci anche la strada verso l'avvenire. Questo volume, per la qualità dei temi affrontati e per il rigore scientifico della ricerca, può rappresentare infatti uno strumento utile per chi vuole approcciarsi alla conoscenza del nostro territorio e cercare di comprendere come si sono trasformate nel tempo le Tre Venezie, penso in particolare ai giovani. Utilizziamo quindi la chiave del passato per aprire la porta del futuro".

Il ‘past president' dell'Istituto per le Ricerche di Storia sociale e religiosa di Vicenza, Tiziano Treu, sottolinea come "questa sia un'opera monumentale, di cui sono stato iniziatore, frutto di un progetto quadriennale che ha beneficiato del sostegno, anche economico, delle Regioni Veneto, Friuli Venezia-Giulia e Trentino-Alto Adige. E' un volume non tanto di lettura, ma di consultazione, che contiene lo studio e la ricerca condotti da sessantadue professori di diverse discipline. Il libro ha come filo conduttore la storia sociale, economica e ambientale del territorio delle Tre Venezie e può quindi fornire numerosi spunti al lettore, rappresentando l'opportunità di ricercare un rapporto più equilibrato nelle interazioni tra uomo e natura, ambiente ed attività sociali. E' auspicabile che l'opera possa essere distribuita nelle biblioteche pubbliche e soprattutto nelle scuole superiori, in quanto racconta un pezzo della storia italiana. Le Tre Venezie saranno anche una periferia, ma sono soprattutto una ‘Macro- Regione', con una propria identità culturale, anche più forte, per certi aspetti, di quella nazionale".

Per il professor Giorgio Cracco, che è stato anima e motore di questo progetto culturale lungo quattro anni, "il libro è rivolto soprattutto ai giovani, che devono ricominciare a leggere per tornare a conoscere in modo appropriato la lingua italiana. Ci troviamo di fronte ad un'opera che compie un autentico salto culturale riaffermando il concetto di ‘Macro - Regione', e superando di fatto quella dimensione nazionale della geografia in cui si è arenata gran parte dell'opinione pubblica. Invece, le Tre Venezie sono state caratterizzate dalla forte esperienza ‘comunale', in cui la borghesia si è sviluppata e si è impadronita del territorio. Referente quindi non è più lo Stato singolo, bensì un territorio omogeneo, in rapporto ai suoi naturali confini, collegato ad un contesto prima europeo e poi mondiale. Il libro riporta quindi al centro la geografia antropica". "E' auspicabile che in futuro - sottolinea il professor Cracco - il progetto possa essere sviluppato rappresentando la storia dei popoli delle Tre Venezie, un territorio che è sempre stato un crogiolo di civiltà e di lingue da valorizzare, riscoprendo contestualmente e valorizzando la creatività dei veneti, nonché l'apporto che questi hanno saputo dare alla civiltà mondiale".

L'editore Cesare De Michelis, della Marsilio Editori, afferma "come il libro fornisca una sintesi di molteplici conoscenze e discipline, ricomponendole poi in un disegno coerente. Mette a disposizione una più attuale chiave di lettura della storia e del territorio, in grado di restituire una giusta armonia tra lo sviluppo e le esigenze della civiltà, da una parte, e la natura e l'ambiente, dall'altra. Il paesaggio, al centro del volume, non è tanto la natura, ma soprattutto il Paese, è il modo in cui una comunità esprime determinati valori e scelte, che sono alla base di un comune sentire".

L'assessore regionale alla Cultura Cristiano Corazzari spiega come "il paesaggio rappresenti la sedimentazione della storia, è un foglio bianco su cui è stata scritta, attraverso il dispiegarsi del tempo, l'interazione tra l'uomo e l'ambiente che lo circonda. Quest'opera dovrebbe essere destinata soprattutto ai giovani, in quanto da una parte ci ricollega al nostro passato e alla nostra storia comune, dall'altra ci dà lo slancio per progettare il nostro futuro. La Regione Veneto, con la nuova Legge sul consumo del suolo, vuole farsi promotrice di azioni che possano segnare una discontinuità con il passato, ricercando uno sviluppo diverso e più armonico e coerente tra il territorio, la natura, il paesaggio, con le necessarie scelte amministrative, lo sviluppo e il lavoro di una determinata comunità".


Commenti

Ancora nessun commento.
Aggiungi commento

Accedi per inserire un commento

Se sei registrato effettua l'accesso prima di scrivere il tuo commento. Se non sei ancora registrato puoi farlo subito qui, è gratis.





Commenti degli utenti

Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
Gli altri siti del nostro network