Ciambetti su sindacati polizia
Mercoledi 10 Febbraio 2010 alle 22:07 | 0 commenti
 On. Roberto Ciambetti
Ciambetti su protesta sindacati di polizia
«BISOGNA COINVOLGERE IL MINISTRO ALFANO SUL CASO VICENZA»
«La protesta di Luca Prioli, segretario regionale del Coisp, non deve finire inosservata e per questo chiedo ai parlamentari vicentini di coinvolgere il ministro Alfano». Così il presidente del gruppo consiliare regionale leghista, Roberto Ciambetti, interviene sulla protesta dei sindacati di polizia e sulla situazione vicentina.
«Intendo avvertire innanzitutto il segretario provinciale, il senatore Paolo Franco, di questa mia iniziativa per la quale chiedo il massimo sostegno da parte di chi siede in Parlamento - ha detto Ciambetti -, perché da una parte c'è la giusta esigenza di tutelare e valorizzare gli uomini e le donne della Polizia, che svolgono un compito straordinario in condizioni difficili, con una professionalità che è giusto riconoscere anche economicamente; dall'altro c'è la situazione abnorme del Vicentino, già in passato terra di confino per esponenti di mafia, camorra e ‘ndrangheta con danni incalcolabili per il tessuto locale, ed oggi divenuta anche area di protezione di nuclei di collaboratori di giustizia che comportano altri gravi problemi, alcuni dei quali appunto denunciati con efficacia da Prioli». Ciambetti, in occasione dei sopralluoghi organizzati dal Gruppo Lega Nord nelle carceri venete, non mancò di rilevare situazioni complesse: «E' chiaro che la Polizia operante in Veneto agisce in condizioni di estrema difficoltà , una difficoltà accentuata dalla scarsa visibilità della mole di lavoro svolto: un numero sottodimensionato di agenti, chiamati ad operare anche con scarsi mezzi, riesce a controllare un territorio articolato dove è presente una malavita agguerrita, dove operano bande di extracomunitari e clandestini, dove bisogna agire con determinazione e intelligenza; penso anche alle guardie carcerarie, che operano con una professionalità straordinaria in una situazione al limite. Io credo - ha concluso Ciambetti -che la questione sicurezza in Veneto, e in special modo nel Vicentino, debba essere ridiscussa dando le massime garanzie agli agenti, a chi rischia la vita in un lavoro spesso sconosciuto nella sua complessità , come appunto le note diffuse da Luca Prioli fanno intendere».
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