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Ciambetti: la politica veneta si stringa attorno a Zaia e faccia gioco di squadra per salvare le nostre banche

Di Redazione VicenzaPiù Lunedi 7 Dicembre 2015 alle 16:27 | 0 commenti

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Nota di Roberto Ciambetti, LN
“Seguo con la massima attenzione quanto il governo sta predisponendo per tutelare i risparmiatori e i  clienti della Banca popolare dell’Etruria, CariFerrara, CariChieti e Banca Marche. Le notizie che giungono da Roma sono contraddittorie ma ammetto che la questione è oltremodo complicata. Non si possono fare fughe in avanti, bisogna tener conto dei vincoli comunitari e delle norme vigenti, ma è altrettanto vero che non è possibile abbandonare al loro destino migliaia di cittadini, tantissimi lavoratori, pensionati e non poche imprese.

Ciò vale per le banche salvate dal governo la settimana scorsa, ma a maggior ragione vale anche per la realtà veneta”.

Il Presidente del Consiglio del Veneto, Roberto Ciambetti, dopo l’intervento del presidente Zaia, rompe il riservo di questi giorni sul caso della Banca Popolare di Vicenza e di Veneto Banca. “Il presidente Zaia ha parlato a nome di tutti i Veneti – ha spiegato Ciambetti – e io non posso non condividere la sua posizione:  non si fa polemica politica e sciacallaggio sul risparmio e i destini di tantissime imprese, aziende artigiane, liberi professionisti, commercianti per non parlare delle innumerevoli famiglie coinvolte in uno scenario a dir poco devastante che avrebbe effetti tragici sull’economia italiana, sul mondo del lavoro e la realtà sociale veneta.  Io mi auguro che l’iniziativa del presidente Zaia sia sostenuta dal fronte compatto della politica e di tutti gli attori socio-economici della nostra Regione: qui non ci sono interessi di bottega in campo, ma il destino di migliaia e migliaia di cittadini. Partiti , sindacati, associazioni di categoria devono fare squadra comune assieme alle Istituzioni. Possiamo tutti immaginare quali potrebbero essere gli esiti dello scenario attuale: dopo anni di crisi che ha fortemente colpito la nostra società, difficilmente potremmo superare il depauperamento di risparmi e investimenti fatti nelle nostre banche.  Ciascuno deve svolgere il proprio compito. In Italia anche in anni recenti ci sono stati salvataggi ben più onerosi di quelli ipotizzabili oggi su Popolare di Vicenza e Veneto Banca: non penso solo al caso del Monte Paschi, per altri aspetti scandaloso,  ma anche al Banco di Napoli per riandare indietro di una quindicina d’anni. Nel caso della Popolare di Vicenza come per Veneto Banca la politica locale non ha responsabilità per quanto accaduto, ma ha il dovere di intervenire per quello che può. Come già detto nessuno ha la bacchetta magica e il ministero dell’Economia è oltremodo prudente: individuare forme di tutela non è facile ma va fatto assolutamente. Non possiamo lasciar soli imprenditori, artigiani, famiglie”.  Sull’ipotesi di fusione tra le due banche il Presidente del Consiglio ha preferito non esprimere un giudizio: “Lasciamo ai tecnici e agli esperti indicazioni e  analisi su eventuali fusioni tra i due istituti o altre opportunità di lavoro  – ha replicato Ciambetti –  Non possiamo escludere o sposare a priori soluzioni che qualunque esse siano devono essere le basi per il rilancio del  sistema creditizio veneto mantenendo in Veneto  la cabina di regia e il ponte di comando degli istituti che devono essere al servizio della nostra realtà”.  Per quanto riguarda il fronte giudiziario Ciambetti ha tagliato corto evitando ogni polemica: “Questa è materia della magistratura – ha concluso Ciambetti – Associazioni di tutela dei consumatori, come Adusbef e Codacons si sono già mosse e lasciamo che la Giustizia faccia il suo corso. Tutti abbiamo interesse a che si faccia chiarezza: altro da dire non c’è.  La politica, in questo momento, ha altro da fare: deve individuare forme di tutela dei risparmiatori e impedire il collasso del sistema. Il medico del Pronto intervento cerca innanzitutto di salvare il paziente: il presidente Zaia si è mosso in quest’ottica e adesso noi tutti dobbiamo fare squadra attorno a lui, attorno alle nostre banche, ai nostri risparmiatori e alle imprese”


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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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