Ciambetti: la partita Tesoreria Unica accentrata a Roma deve ancora iniziare
Venerdi 23 Marzo 2012 alle 21:19 | 0 commenti
Roberto Ciambetti, Assessore regionale Lega Nord - "Intanto invece dei soldi a Roma mandiamo gli avvocati per difendere le nostre ragioni nella Corte Costituzionale"
"Il fatto stesso che il Tribunale di Venezia cui ci eravamo rivolti per una causa di natura civilistica non abbia cassato la nostra istanza sulla Tesoreria Unica, che lo stato vorrebbe accentrare a Roma con i nostri soldi, ma abbia preferito rimandare la questione alla Corte Costituzionale dimostra che il nostro ricorso è fondato: se fossimo stati nel torto il giudice avrebbe chiuso la partita. Ma la partita deve ancora iniziare".
E' tranquillo Roberto Ciambetti, assessore regionale al Bilancio, che commenta così la notizia del rinvio davanti all'alta corte del ricorso del Veneto sulla Tesoreria Unica. "Intanto a Roma manderemo gli avvocati. Stiamo combattendo- ha detto Ciambetti - per difendere i soldi dei Veneti: noi usiamo le armi del diritto e della legge contro un sopruso, una violenza anche se perpetuata con un Decreto legge: stiamo parlando di fondi che la Regione e gli enti locali avevano nelle loro casse non perché avessimo vinto al superenalotto, ma perché ci erano stati versati dai cittadini per svolgere le funzioni che la legge ci ha affidato e non per mandarli nel calderone statale dove non si sa che fine faranno, né come verranno usati, quando o per chi. Ora la nostra battaglia di principio si sposta davanti alla Corte Costituzionale e anch'io, come il presidente Zaia, sono fiducioso. Il Veneto ha sempre rispettato i vincoli di legge, pur considerando iniquo il patto di Stabilità lo ha rispettato: perché chi è onesto deve essere bastonato? Perché chi sgarra, chi non rispetta le norme, deve sempre farla franca? Ce lo chiediamo come cittadini -ha concluso Ciambetti - quando vediamo lievitare le tasse, quando vediamo colpiti i risparmi o la casa, quando il potere d'acquisto degli stipendi non regge il passo degli aumenti. Ce o chiediamo anche come regione ed enti onesti e corretti nei confronti della legge e dei contribuenti. Ora è il momento di difendere le nostre ragioni e continuare, più motivati che mai, in una battaglia che sentiamo di dover fare perché sappiamo di essere nel giusto"
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