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Ciambetti: il sistema creditizio deve ritornare a finanziare la pmi

Di Redazione VicenzaPiù Lunedi 29 Settembre 2014 alle 17:08 | 0 commenti

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Regione Veneto - “Per evitare l’aggravarsi della situazione, la Commissione Europea ha individuato misure alternative al credito e sta incentivando l’utilizzo di nuovi strumenti finanziari che permettano alle PMI di crescere in maniera sostenibile, unendo fondi a capitale perduto a quelli rimborsabili”.

Lo ha detto l’assessore regionale del Veneto ai Fondi comunitari Por-Fesr, Roberto Ciambetti, intervenendo a Portobuffolé (Tv) al convegno “Gli Strumenti Finanziari Innovativi e i Programmi europei a supporto delle imprese”, organizzato dall’Ufficio di Bruxelles della Regione Veneto nell’ambito del programma ”Progetta”, in coincidenza con l’avvio della settimana comunitaria dedicata alla piccole e medie imprese.

L’assessore ha delineato le strategie comunitarie di sviluppo nel fronte finanziario per il prossimo settennato: “Tra le novità più importanti della nuova programmazione 2014/2020 – ha detto – ci sarà la possibilità di combinare le diverse forme di finanziamento a livello UE, nazionale e regionale. La Commissione Europea ha elaborato il funzionamento del programma per la ricerca e l’innovazione Orizzonte 2020, dei Fondi strutturali e degli altri programmi legati all’innovazione in modo da poter creare delle sinergie tra di essi e far convergere tutte le attività verso gli obiettivi di Europa 2020: aumentare gli investimenti per la R&I, far crescere la competitività delle PMI e il loro impatto sul mercato, e di trainare le idee innovative lungo tutto il ciclo dell’innovazione fino al mercato”.

Secondo Ciambetti il nodo del finanziamento alle Pmi è decisivo per l’economia Veneta: “La rarefazione del credito e lo spostamento di molte risorse dall’economia produttiva e reale alla finanza speculativa ha danneggiato la rete delle nostre imprese e ancor oggi molte banche non sono adeguate a sostenere la Pmi: il finanziamento europeo da solo non basta, anche se mi auguro possa essere sfruttato al meglio e il sistema creditizio deve ritornare a svolgere il suo ruolo sociale, sostenere chi produce ricchezza”.

“Tutti sappiamo che lo scenario precedente al 2007 non si riproporrà mai più – ha concluso – ma anche le banche devono rivedere le loro strategie e i requisiti pretesi alla clientela per l’accesso al credito. Non può esistere una economia sana senza il contributo che il sistema creditizio deve assicurare all’impresa manifatturiera, al mondo dell’artigianato e della Pmi che in Veneto è la vera e autentica economia produttiva”.

Leggi tutti gli articoli su: Roberto Ciambetti, PMI, Regione Veneto, fondi Ue

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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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