Ciambetti: banditi i canti natalizi nelle scuole, il politically correct genera mostri
Domenica 29 Novembre 2015 alle 18:37 | 0 commenti
Riceviamo da Roberto Ciambetti, presidente Consiglio regionale Veneto, e pubblichiamo
“Adeste fidelesâ€, svegli fedeli: e i fedeli sono pastori che vanno a visitare il Buon Pastore suonando i loro strumenti, zampogne e flauti. La scena, ricostruita laicamente, svela connessioni che non sono offensive per la Fede, né sono offensive le varie Natività dipinte nell’arco dei secoli ma che molto raramente rispettano il racconto evangelico.
Si può essere celebrare il Natale rispettando la fede, senza scadere nel consumismo selvaggio e senza trasformare le aule scolastiche in navate di ipotetiche chiese cristiane.
San Giovanni Crisostomo spiegò perché si prega cantando e a lui  s’ispirò Sant’Alfonso de’ Liguori quando, compose “Quanno nascette Ninno†da cui trasse poi “Tu scendi dalle Stelleâ€. Canzoni natalizie come preghiere, ovviamente se cantate con spirito, trasporto e zelo religioso.  Ma non sempre si prega cantando.
 Il laico Rachmaninov, nel 1910, benché non fosse né praticante né tantomeno credente, compose la Liturgia di San Giovanni Crisostomo con risultati di rara intensità che si stenta a credere che l’autore non fosse un credente. In realtà Rachmaninov, in quell’opera,  ammetteva quanto fosse debitore, almeno sul piano culturale,  della religiosità cristiana ortodossa. Un debito non diverso da quello provato da Benedetto Croce che ci spiegò  “perché non possiamo non dirci cristianiâ€
Per l’ennesima volta (non è la prima: le polemiche datano almeno agli anni Settanta del secolo scorso negli Usa) ritorna il problema dei canti natalizi in una classe con allievi di diverse fedi e religioni: è un falso problema. Il politically correct genera mostri e ci vuole appiattire, omogeneizzare. Il suo Natale è quello del consumismo più bieco, svuotato di valori.
Bandiamo ogni riferimento alla nostra Fede. Iniziamo a modificare la sigla dell’Eurovisione: è l’attacco del preludio del Te Deum di Charpentier. Noi Veneti, dovemmo celare al mondo lo stile policorale del Canto a Cappella della Basilica di San Marco dei Gabrieli o di Claudio Monteverdi e rinunciare alla tradizione della Stella, il canto di questua, o della singolarissima Nina di Thiene. Nel volume “La bonasera signori e done, Canti e tradizioni natalizie in provincia di Vicenza†Modesto Brian e Domenico Zamboni raccolsero e catalogarono – solo nel Vicentino -  nel 1997 ben 192 canti tra novene e canti natalizi popolari a testimonianza del radicamento della tradizione nella nostra realtà : cancelliamo la nostra storia nel nome del politically correct?
Il preside politicamente corretto che evita canti natalizi e presepi dovrebbe leggere attentamente la Fatwa emessa dal Mufti Muhammad Ibn Adam al-Kawthari contro la musica in genere e non solo la musica religiosa cristiana:  per il fondamentalista islamico ascoltare e suonare qualsiasi tipo di musica è peccato. Anche Malala Yousafzai, la diciassettenne a cui è stato assegnato il Premio Nobel per la Pace nel 2014, ci aveva spiegato, tra le altre cose, come per i talebani afghani suonare e ascoltare la musica fosse peccato: i fondamentalisti islamici le spararono in testa solo perché voleva andare a scuola, ascoltare la radio, cantare, imparare a suonare. Non sono diversi dai terroristi che hanno abbattuto un aereo di turisti, assaltato ristoranti e seminato morte al Bataclan di Parigi: per la loro fede tutti luoghi e abiti della perdizione e del peccato.
Domani  rinunceremo  nelle nostre scuole anche ad insegnare storia dell’arte perché i pittori  per secoli si sono cimentati con Cristi e Madonne, natività e crocefissioni?
Rinunciare a suonare, rinunciare a cantare nelle nostre scuole i canti natalizi è solo il primo passo e  significa che abbiamo ceduto alle intimidazioni dei fondamentalisti, perso  nel più importante campo di battaglia, quello culturale: “Adeste fidelisâ€, sveglia.Accedi per inserire un commento
Se sei registrato effettua l'accesso prima di scrivere il tuo commento. Se non sei ancora registrato puoi farlo subito qui, è gratis.