Chiusura Lovato Gas, Roberto Fogagnoli (PRC): "le istituzioni italiane intervengano in qualsiasi maniera per evitare questa mattanza sociale"
Mercoledi 20 Settembre 2017 alle 18:12 | 0 commenti
La segreteria provinciale di Vicenza del Partito della Rifondazione Comunista, presieduta da Roberto Fogagnoli, in una nota ufficiale afferma: "Il sito Internet della Lovato Gas di strada Comunale di Casale a Vicenza, cita: voglio che renda sicura la mia famiglia, voglio che sia affidabile, voglio che mi porti ovunque senza pensieri, voglio affidabilità e innovazione made in Italy. La Lovato Gas nata nel 1958, ha 60 anni di storia tutta in crescita ed è ancora in piena attività , per questo non si comprende la chiusura. Un'azienda di tipo famigliare che viene acquisita nel 2008, in piena logica di capitalizzazione, dal Gruppo Landi Renzo di Cavriago (RE), il quale gruppo costituisce nel 2008, una società controllata in Iran."
"La Lovato Gas - prosegue la nota - è presente su tutti i mercati con oltre il 90% del fatturato e produce impianti GPL e metano, e componentistica accessoria per impianti di autotrazione e industriali di tutto il mondo. L'ulteriore salto in borsa che il management della Landi Group si prefigge, dopo quello del 2007, consiste nello smantellamento della Lovato Gas e nella produzione di 90 scarti umani e delle loro famiglie. Questa è la logica del mercato, dei nuovi tagliatori di teste, e del nuovo padronato. Scarti umani da sacrificare a favore del gioco in borsa. Scarti umani con un'età media di 50 anni, soprattutto lavoratori affittati dalle agenzie e dalle cooperative, lavoratori che sono, visto l'età , difficilmente ricollocabili, come si usa nella logica del neo-capitalismo italiano. A questi si aggiunga il dramma di 60 e più famiglie che peseranno nella società sempre che gli ammortizzatori sociali ci siano per tutti, visto l'andamento del welfare; e così il carnet dei poveri aumenta."
"L'intera azienda (progettazione, produzione e logistica) - continua la segreteria del PRC - sarà trasferita in Polonia dove, è risaputo grazie ad inchieste internazionali, i padroni delle ferriere sfruttano manodopera a basso costo senza limite di orario giornaliero, con pause fisiologiche quasi azzerate, senza sicurezza sul lavoro e ambientale, in luoghi non consoni alla tipologia di lavoro e con personale poco qualificato."
"Chiediamo che il Governo , la Regione e il Presidente della Provincia - continua rifondazione comunista -  intervengano affinché il Gruppo Landi mantenga la Lovato Gas a Vicenza, fornendo il made in Italy tanto ricercato nel mercato internazionale e non disperda la qualità garantita dai lavoratori. Il made in Italy non può essere prodotto in Polonia. Chiediamo che lo Stato italiano si doti di una normativa che disincentivi la migrazione e la esternalizzazione delle aziende in attivo e con un sicuro futuro e della loro produzione all'estero. Continuiamo a sentire che l'economia gira se girano i soldi e se la gente compra, ma se alla gente viene tolto il lavoro e il salario, l'economia si ferma. Ai lavoratori della Lovato Gas e ai famigliari, va tutta la solidarietà e l'attenzione di Rifondazione Comunista."
"E infine - conclude la nota - vorremmo suggerire al Gruppo Landi che se intende seguire questa logica scellerata della dislocazione dell'azienda in un'altra nazione, abbia il coraggio e il pudore di cambiare la pubblicità del sito poiché il prodotto non è affidabile, non è innovazione made in Italy, non rende sicure le famiglie, anzi alle famiglie dei lavoratori Lovato porta disperazione e povertà ."
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