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Elezioni, Sel presenta le proposte di "spazio pubblico per fermare il degrado"

Di Redazione VicenzaPiù Venerdi 24 Maggio 2013 alle 21:19 | 0 commenti

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Sel Vicenza - Sinistra Ecologia Libertà di Vicenza ha incontrato ieri la cittadinanza per presentare i risultati e le proposte nate dalla campagna “Spazio Pubblico - per fermare il degrado”, che ha raccolto le segnalazioni di cittadini e associazioni su aree degradate della città. Attraverso le foto dello stato di fatto e alcuni rendering, abbiamo spiegato la nostra idea di città e affrontato gli aspetti critici di due importanti interventi edilizi previsti dall'Amministrazione Variati: S.Biagio e il complesso di S. Rocco.

Già in occasione delle Osservazioni al PAT, avevamo scritto che dallo stesso Documento Programmatico di Crocioni erano scaturiti due PAT: quello di Hullweck e quello di Variati, ambedue in co-pianificazione regionale ed entrambi accolti con entusiasmo dall'INU. Proprio questo aveva sollevato qualche dubbio e ci aveva autorizzato a chiederci se, al di là delle polemiche di facciata, i due Piani non fossero sostanzialmente uguali. Le differenze naturalmente esistono, ma la percezione è di trovarsi di fronte ad un Piano degli Interventi nato vecchio, che non risolve le disfunzioni in atto e che non progetta la città post- industriale.

Con gli interventi di Ciro Asproso, del gruppo urbanistica di Sel, di Francesca Leder, urbanista dell’Università di Ferrara e della candidata sindaco Valentina Dovigo, abbiamo spiegato come intendere invece la riqualificazione edilizia, con l'uso di materiali sostenibili e il ricorso alle energie alternative e come attuare la rigenerazione urbana, unendo il recupero degli spazi pubblici alle politiche di inclusione sociale, che devono essere il cardine di qualsiasi intervento di trasformazione della città. Slegata da questi principi, infatti, la riqualificazione rischia di trasformarsi in mera ristrutturazione di singoli edifici o porzioni del centro storico, come nel caso di S. Biagio, dove il project financing si occupa solo di potenzialità edificatorie o del complesso di S. Rocco, che in un primo tempo doveva trasformarsi nel polo del Sociale, e che diventerà invece una sorta di residence di lusso.

Dopo decenni di espansione della città, di urbanizzazione anonima, di insostenibilità ecologica ed economica dei modelli insediativi, Sinistra Ecologia Libertà propone una diversa modalità di gestione dell’urbanistica, che prevede la partecipazione dei cittadini e la condivisione delle scelte. La mancanza d'identità dei quartieri periferici, la carenza di spazi pubblici e l'elevata densità edilizia - che rende impossibile gli allargamenti delle sedi viarie, la realizzazione di aree verdi e perfino la messa a dimora di alberature lungo i marciapiedi – sono tutti fattori che concorrono all'acuirsi del disagio sociale e all'aumento delle diseguaglianze.

Per far ciò, uno strumento efficace, e  già applicato in altre realtà italiane, è il Programma Integrato di Rigenerazione Urbana, rigorosamente attuato attraverso il coinvolgimento dei cittadini e finanziato da appositi Bandi europei, come il memorandum Urban/JESSICA della Banca di Sviluppo del Consiglio d'Europa. Si tratta di un modo di intervenire sulla città che può anche rappresentare un volano per l'economia e per le aziende vicentine. Non ci vuole molto per costruire anonimi condomini in una qualsiasi periferia del mondo, ma per rigenerare la Vicenza del Palladio servono buone idee, tanta qualità e una grande cura, nel progettare come nel costruire.

Valentina Dovigo, candidata sindaco ha rilasciato la seguente dichiarazione: «Come si può notare dagli esempi fatti, il lavoro effettuato durante la campagna elettorale è stato significativo  e  sono  state  raccolte  molte  ottime  idee.  Le  riqualificazioni  da  noi  proposte  sono l'esempio  di  una  valorizzazione  degli  spazi  che  non  è  solo  valorizzazione  economica  per  i proprietari delle aree ma è valorizzazione ambientale e sociale per tutti i cittadini. Questa è la nostra idea di urbanistica, questa è la nostra proposta per Vicenza, bisogna smetterla con il project financing e gli accordi privati. Sarà il comune che deciderà come riqualificare, come dare un nuovo volto alla città nel segno della sostenibilità ambientale e puntando al recupero di un paesaggio urbano di qualità anche in siti fortemente antropizzati. Ma  questo  è  anche  il  lavoro  del  futuro,  per  l'Italia  e  per  Vicenza,  il  recupero  dell'esistente,  il rinnovo delle tecnologie costruttive, un mix di rinnovabili ed efficienza energetica, spazi verdi fra le zone costruite e l'integrazione con la campagna circostante; in questa direzione modificheremo il  Regolamento  Edilizio  del  Comune  e  cercheremo di  usare i fondi  europei  che saranno  messi  a disposizione».


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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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