Chiusura campagna, Dovigo: ecco i nostri 3 progetti: ambiente, cultura e coesione sociale
Giovedi 23 Maggio 2013 alle 22:42 | 0 commenti
Valentina Dovigo, candidata sindaco lista civica Dovigo e Sinistra Ecologia e Libertà - AMBIENTE: Un collegamento ciclabile con il centro da ogni circoscrizione. Modifiche al regolamento edilizio. CULTURA: Gli ori di Vicenza, un progetto che costruisce rete. COESIONE SOCIALE: Adesione alla carta Spreco Zero ed orti sociali in tutti i quartieri.
La bicicletta è una delle chiavi di volta di una mobilità urbana innovativa e smart. E' un modo veloce per spostarsi quotidianamente nella nostra città , dà autonomia e consente di socializzare la città , vivendola in modo diverso. Non solo può sostituire l'auto ma può aggiungere qualcosa ai nostri percorsi quotidiani, uno sguardo nuovo, movimento e benessere, risparmio di tempo e di denaro. Riconosceremo e garantiremo alle biciclette sicurezza e dignità di "mezzo di trasporto quotidiano" dando spazio ad una nuova cultura urbana e dando loro "uno spazio stradale reale e concreto", realizzeremo subito un collegamento ciclabile completo con il centro città da ogni circoscrizione, sicuro e competitivo con l'automobile. Come tessere fondamentali di un mosaico civile che deve essere ricostruito.
Ci sono in Italia già più di 1000 comuni, fra grandi città e piccoli comuni, che hanno modificato i propri regolamenti edilizi per inserire nuovi criteri e obiettivi energetico-ambientali in modo da migliorare le prestazioni delle abitazioni e la qualità del costruito, anticipando l'entrata in vigore delle normative europee. Affronteremo la questione della revisione del regolamento edilizio, sperando che siano mantenuti a livello centrale gli incentivi del 55%, perché quella della ristrutturazione energetica è una vera opportunità di far partire nuovi lavori che producano conseguentemente anche risparmi in bolletta per i cittadini. Cercheremo anche di superare gli ostacoli economici che oggi hanno le famiglie per realizzare interventi di questo tipo, pensando alla creazione di apposite ESCo (Energy Service Company) che investono in proprio e recuperano l'investimento con il risparmio realizzato. Per uscire dalla crisi puntando sulla riqualificazione energetica del patrimonio immobiliare
Dalla Basilica palladiana all'Oratorio delle Zitelle in Santa Caterina, da parco Querini al parco giochi dei Pomari, lungo il fiume Retrone o la
ciclabile Casarotto, dalla Basilica di Monte Berico alla copertura a spirali della chiesa di San Carlo a Villaggio del Sole, le meraviglie di Vicenza diventano luoghi di incontro e di cultura. Obiettivo è far si che i cittadini per primi riscoprano i piccoli e grandi gioielli di casa, che se ne facciano custodi e promotori in prima persona, in un percorso di riconoscimento dei "beni comuni" che ci sono stati affidati dalle generazioni future. La scommessa viene lanciata ad associazioni sportive, gruppi informali, gruppi culturali, associazioni ricreative giovanili e della età matura, per
l'adozione di un luogo, di un monumento, di un percorso. Ai soggetti pubblici e privati che si occupano di conservare i beni culturali della città sarà affidato il compito di stimolare la conoscenza e gli approfondimenti dei tesori artistici, storici naturali e paesaggistici della città . Verranno create occasioni di lavoro, sia per chi già si occupa dell'accompagnamento turistico, promuovendo con competenza percorsi di lettura urbana, sia per giovani che intendono intraprendere percorsi innovativi nel campo della tutela e della promozione dei beni comuni. Ai soggetti che producono musica, teatro, danza, arte visiva verrà proposto di coordinare un piano di proposte per collegare tra di loro questi luoghi nello spazio e nel tempo, lungo tutto il corso dell'anno. Un progetto ambizioso, un progetto di reti, un progetto che apre un respiro nuovo nella città .
Ridisegnare l'immagine delle città attraverso gli orti urbani serve non solo a restituire spazi verdi ai cittadini, ma anche a produrre cibi sani e di qualità . Vogliamo rilanciare il valore ambientale, sociale e culturale degli orti, spazi dove i cittadini, attraverso l'uso di metodi di produzioni sostenibili, possono coltivare ortaggi e ortofrutta. La coltivazione amatoriale dell'orto favorisce la coesione sociale e lo scambio di conoscenze, costituisce una valida risposta al desiderio di "sapere cosa si mangia" ed è un'opportunità per investire positivamente il proprio tempo libero, anche in favore della collettività se i prodotti ottenuti venissero poi dati a chi ha difficoltà ad arrivare alla fine del mese. Così l'orto da urbano lo faremo diventare orto sociale, e faremo un ulteriore passo avanti progettando dei percorsi di apprendimento e destinando gli appezzamenti di terreno a chi ne ha bisogno. Coltivare un orto è un modo per produrre e diffondere socialità e bellezza.
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