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Chiuso Ponte Pusterla, il centro diviso in due: VicenzaPiù 203

Di Carlotta Buosi Sabato 11 Dicembre 2010 alle 19:10 | 0 commenti

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Il lato positivo della vicenda? "Si mette mano ad una struttura pericolosa".

E' passato un mese dalla tragica alluvione che ha sconvolto la città di Vicenza. Ora è possibile identificare quelli che sono stati i danni maggiori, che richiederanno un tempo più lungo e somme più ingenti per essere riparati. Tra essi è certamente da annoverare la difficile situazione di Ponte Pusterla, passaggio obbligato per moltissimi studenti e lavoratori.

Il ponte che divide in due il centro storico della città è tutt'ora chiuso al traffico, e stando alle recenti notizie, sembra destinato a rimanerlo ancora per molto. Minimo tre o quattro mesi, dichiarano gli addetti ai lavori, mentre vengono sistemati i pilastri di metallo atti a sorreggere la struttura che presenta una crepa profonda e trasversale. Una situazione più grave del previsto quella dei vecchi pilastri, erosi dall'acqua, dalla sabbia e dalle infiltrazioni provocate dall'alluvione. Alcuni, tuttavia, guardano il lato positivo
"Evidentemente c'erano già dei problemi - dichiarano alcuni cittadini che abitano in prossimità del ponte - Forse senza questa tragedia non li avremmo scoperti e sarebbe stato peggio".
Il problema è che non si sa ancora bene in che cosa consista il piano attuato per porre rimedio alla situazione decisamente cedevole di Ponte Pusterla. L'unico dato certo è che si tratterà di un progetto costoso, fino a 1,7 milioni di euro, e che sono stati previsti turni ampliati dalle 6 alle 22 per la realizzazione. Il ponte ora è aperto solo ai pedoni, che si sono ormai abituati alle impalcature che impediscono la vista ai lati. Nonostante il passaggio sia dunque praticabile, i cittadini che abitano al di là del fiume, verso S Marco, si trovano in una condizione di grande disagio.
"Ci sembra di essere esclusi dalla città" dicono alcuni abitanti. "E' come essere molto lontani, anche se siamo vicini". Ma il danno ai pedoni è quello di minore entità, incomparabile con quello di chi, per recarsi al lavoro o a scuola in macchina, è obbligato a cercare percorsi alternativi.

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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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