Chisso: mai dato del cretino a Diego Bottacin
Lunedi 16 Agosto 2010 alle 12:58 | 0 commenti
Renato Chisso, Regione Veneto -  "Ma perché l'amico Diego Bottacin si arrabbia così tanto? Io non ho dato del cretino e dell'imbroglione a nessuno, ho semplicemente ricordato una frase, che mi sembra molto intelligente, tratta dall'ultimo libro di Francesco Cossiga "Fotti il potere". Ribadisco che la gara unica per l'area centrale veneta aveva senso solo se in mezzo c'era anche il ferro".
L'assessore alle politiche della mobilità del Veneto Renato Chisso spiega con queste parole la sua posizione sulla questione "che sta tanto a cuore al consigliere regionale d'opposizione, così come sta a cuore anche a me. Io faccio però i conti con la realtà , li devo fare, e non mi aggrappo a ipotesi quando cambiano le condizioni per poterle realizzare".
"In questa fase, "mi accontento" delle gare provinciali, che sono il primo nucleo di una liberalizzazione obbligatoria, per arrivare ad un ragionamento generale complessivo: non è affatto scontato che non ci siano egualmente economie di scala, visto il tipo di rete trasportistica sulla quale si cala il servizio. L'imposizione delle gare non è né di Zaia né di altri, ma è effetto di normative intervenute con tutti i governi, compreso l'ex governo Prodi. Voglio però ricordare a Bottacin - ha aggiunto Chisso - che non è affatto vero che le altre Regioni non si sono adeguate al rinnovo del contratto di servizio ferroviario in essere. Lo hanno fatto tutte, tranne il Piemonte, che ha avuto successivamente molti problemi. E le Regioni lo hanno fatto per poter usufruire di circa 400 milioni disponibili con la finanziaria statale. Questo, lo ripeto, ha mutato lo scenario iniziale. Aggiungo che siamo riusciti a trasformare una sorta di "obbligo" in un evento con parecchie positività , aprendo tra l'altro la strada a servizi ferroviari regionalizzati tramite società miste per il trasporto di persone e di merci".
"Se la gara unica deve solo per ridurre i consigli di amministrazione, questo è un compito che spetta agli enti locali. Se serviva per dare un servizio unitario, questo starà nelle risposte che avremo, aprendo comunque la strada alla bigliettazione unica e alla possibilità di semplificare la vita agli utenti, specie in funzione della progressiva attivazione del SFMR".
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