"Chiamami, sarò il tuo deputato": lo dice Filippi. E Ingroia si dà al marketing
Mercoledi 23 Gennaio 2013 alle 23:56 | 0 commenti
Ieri Giuliano Ezzelini Storti ha detto, sinceramente ci è parso, che mettere il nome di Antonio Ingroia insieme al simbolo di Rivoluzione civile non è stato un personalismo, ma una necessità di marketing comunicativo. Se la necessità di farsi conoscere e riconoscere ha, quindi, toccato anche il mondo politico più ideologizzato a sinistra, la voglia di avvicinare la gente che vota la si nota anche localmente a destra.
Il senatore Alberto Filippi, infatti, candidato per La Destra di Francesco Storace alla camera sia in Veneto 1 che in Veneto 2, si è inventato il "santino" popolar-tecnologico.
Tecno perchè riproduce lo schermo di un iPhone, popolare perchè fornisce, oltre all'indirizzo mail e web del candidato, anche e soprattutto il suo numero di cellulare 331 1749993 per essere contattato dal vivo da chiunque lo vorrà : «ho messo uno dei miei due numeri abituali e non un numero ad hoc perchè il contatto sia percepito come vero e duraturo e non solo come una facile trovata elettorale. A quel numero mi potranno trovare sempre, anche ad urne chiuse. Perchè a me piace parlare alla gente e con la gente».
È anche così che il senatore in corsa per la camera dei deputati e un po' nostalgico delle Lega punta anche a molti suoi nostalgici in Lega.Â
Se l'anti populista Ingroia sventola il suo nome come un marchio e ne fa una bandiera ideologica, Filippi, dopo il silenziamento subito da Bossi, Dal Lago e Stefani, sogna lo squillo continuo della suoneria del suo cellulare.
È la campagna elettorale, signori.
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