Cervelli in fuga, Elena Donazzan: "raddoppiati i contributi e finanziati 14 progetti"
Venerdi 3 Agosto 2018 alle 15:47 | 0 commenti
Una scuola di programmazione informatica transnazionale che sia incubatrice di nuove imprese, maratone per hacker (social hackathon) con una giuria composta da imprenditori veneti chiamati a valutare e selezionare idee innovative di business in materia di trasporti, riciclo, spreco alimentare e invecchiamento, la rigenerazione di alcuni siti della prima industrializzazione del Veneto, come la Fabrica Alta di Schio, in laboratori di creatività e residenze d’artista: sono alcune delle idee progettuali che sono state selezionate dalla Direzione formazione e istruzione della Regione Veneto con il primo bando “INN Venetoâ€, programma per il rientro dei cervelli in fuga e lo sviluppo di innovazione sociale.
“Una partecipazione significativa e qualificata, che conferma la novità e l’interesse destato da questo intervento regionale, primo nel suo genereâ€, sottolinea l’assessore al lavoro, Elena Donazzan. “Dopo aver proposto questo nuova misura nel programma regionale di impegno del Fondo sociale europeo, visto l’interesse riscontrato – fa sapere l’assessore – ho proposto subito alla Giunta di raddoppiare lo stanziamento iniziale di 1,5 milioni, portandolo a 3 milioni. Il finanziamento sarà utilizzato per 55 borse di ‘rientro, 30 borse di animazione territoriale e per contribuire alle spese di realizzazione dei progetti selezionatiâ€.
Il bando prevedeva tre linee progettuali: una rivolta alla ‘circolarità dei cervelli’ per favorire la creazione di reti e di processi di ‘contaminazione’ da parte di start up innovative; una denominata ‘Idee per il Veneto’ che mira a stimolare la produzione di progetti e prototipi di business nel campo dell’innovazione sociale; e infine una dedicata a promuovere “eccellenze nelle arti e nei mestieriâ€, cioè progetti innovativi a sostegno dello sviluppo creativo e artistico del Veneto, favorendo sia il recupero di ‘luoghi del lavoro’ e di contenitori di ‘memoria storica’, sia di progetti e percorsi di scambio con realtà estere, in modo di innescare processi di innovazione e di ‘contaminazione’ scientifica, imprenditoriale e tecnica.
“Confindustria ha calcolato che ogni anno l’Italia perde 14 mld di Pil a causa della ‘fuga’ all’estero di studenti e laureati – commenta Donazzan - Con questo bando vogliamo provare a dare segnali di inversione a e contrastare il basso assorbimento di lavoratori qualificati da parte delle piccole e medie imprese, come pure la difficoltà delle università a incentivare brevetti e creazioni di start up. L’obiettivo ultimo è garantire idee, competenze e professionalità al Veneto del futuro, fornendo un po’ di ‘carburante’ alle scommesse sul futuro che nascono in terra veneta o che potranno nascere da occasioni di incontro, scambio e condivisione con progetti ed esperienze estere. Basti pensare all’industria culturale, che da sola rappresenta oltre il 6 per cento del prodotto interno lordo, e che può rappresentare un terreno fertile per generare idee innovative e nuove imprese ad alto valore aggiunto soprattutto per capitale umanoâ€.
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